Ha partorito ed ha nascosto il feto morto nell'armadio della sua abitazione. E' successo nel Salento. Protagonista di questa agghiacciante storia è una 17enne pugliese. Questa, secondo le ultime informazioni, avrebbe dato alla luce il figlioletto morto in casa, nascondendolo poi nel guardaroba della casa in cui vive insieme alla sorella e al cognato. Il parto è avvenuto all'inizio di febbraio ma è venuto alla ribalta solo nelle ultime ore. Ieri, 9 febbraio 2017, la minorenne si è presentata all'ospedale di Copertino per un'emorragia.

I medici hanno subito chiamato i carabinieri

Quando la 17enne si è presentata all'ospedale pugliese, i medici non hanno impiegato molto tempo per capire che quell'emorragia era dovuta a un parto. Il personale sanitario, dopo aver curato la giovane, ha chiamato i carabinieri. La minore ha confessato tutto ai militari e, adesso, è indagata insieme alla sorella e al cognato per occultamento di cadavere. Gli inquirenti, durante la perquisizione dell'abitazione, hanno scoperto il feto morto chiuso in una busta di plastica. In un bidone della spazzatura poco distante dalla casa, invece, c'erano panni pieni di sangue e la placenta. Sarà Ermenegildo Colosimo, il medico legale, ad effettuare l'esame autoptico sul corpo del neonato, in modo da stabilire le cause e il momento del decesso.

La minorenne ha rivelato agli inquirenti di aver partorito alla trentacinquesima settimana.

La minorenne rischia l'imputazione di omicidio

Un altro caso misterioso nel Salento. Gli investigatori dovranno verificare se, effettivamente, il neonato sia nato morto o se il decesso sia intervenuto in un secondo momento. Attualmente la 17enne è indagata di omicidio colposo ma, in base all'esito dell'autopsia, potrebbe essere accusata anche di omicidio.

Sembra che i suoi genitori fossero a conoscenza della gravidanza ma tenuti all'oscuro del parto e dell'occultamento di cadavere. I familiari della minore, in soldoni, sarebbero estranei alla tragica vicenda. La ragazzina, finora, non ha confessato l'identità della persona che l'aveva messa incinta. I carabinieri hanno scoperto che la giovane, diversi giorni fa, si era recata all'ospedale 'Vito Fazzi' per una visita.