"L'attacco a Westminster è legato in qualche forma al terrorismo islamico". Lo ha detto il ministro della Difesa britannico, Michel Fallon, in un'intervista radiofonica alla Bbc. A confermarlo è il Site che cita l'Amaq News Agency, organo di propaganda dello Stato islamico, il quale attribuisce l'attentato ad un "soldato del Califfato".
Oggi il premier britannico, Theresa May, è intervenuta alla Camera dei Comuni dove ha dichiarato: "Bisogna reagire con fermezza.
Siamo qui per proteggere la nostra comunità e aumenteremo la presenza di forze dell'ordine in tutto il Paese". Ed ha concluso affermando: "Non ci facciamo intimorire, milioni di gesti di normalità sono la risposta al terrorismo".
Il bilancio delle morti dell'attacco di ieri a Londra è di quattro persone. Anche due italiane tra i feriti: una romana, tuttora in ospedale, e una giovane bolognese già dimessa. Le vittime sono una donna di circa 45 anni e un uomo di circa 55 anni, l'agente Keith Palmer, e l'attentatore.
Identikit aggressore
Quest'ultimo, descritto dai testimoni come un quarantenne dai tratti asiatici, era originario di Birmingham, una delle 'capitali' islamiche del Regno Unito.
"Già noto ai servizi segreti del Regno Unito" ha detto Theresa May nel suo intervento, il quale avrebbe agito da solo fa sapere il vice capo della polizia di Londra.
La notte
La polizia ha compiuto controlli e condotto in arresto otto persone a Birmingham e in altre parti del Regno "per stabilire come si sia procurato l'automobile Hyundai i40, dove la vettura sia stata negli ultimi due giorni e chi abbia potuto aiutarlo", dichiara Fallon. L'auto potrebbe essere stata noleggiata proprio a Birmingham, mentre sono state arrestate tre persone, trovate all'interno di un appartamento, che secondo le testimonianze dei vicini potrebbe essere lo stesso dell'attentatore di ieri.
Reazioni
Nel frattempo arrivano i messaggi di solidarietà dai leader degli altri Paesi.
Papa Francesco si dice "addolorato per la perdita di vite e per i feriti" ed "esprime la propria orante solidarietà con tutti coloro che sono stati colpiti da questa tragedia". Erdogan anche si è rivolto alla premier britannica con questo messaggio: "Voglio farle presente il dolore che la Turchia in questo momento condivide con il Regno Unito. La Turchia sarà sempre solidale e lotterà sempre al fianco del Regno Unito contro il terrorismo". Il leader della Russia si è unito alle condoglianze, ribadendo il bisogno di unità per questi tragici eventi: "È evidente che contrastare la minaccia terroristica richiede vera comunanza di sforzi fra tutti i membri della comunità internazionale". Anche l'Italia ha espresso la sua vicinanza nelle parole del ministro Alfano: "La Presidenza del Consiglio ha disposto l'esposizione a mezz'asta delle bandiere nazionale ed europea sugli edifici pubblici dell'intero territorio nazionale per il giorno 23 marzo, in segno di sentita e generale partecipazione al dolore che ha colpito il popolo britannico per la tragedia causata dall'attentato terroristico di Londra".