Sono passati pochissimi giorni dall'attacco terroristico avvenuto a Londra, attacco terroristico che è stato rivendicato dai miliziani dell'autoproclamato Stato Islamico, e già si ha notizia di un nuovo attentato da parte dell'ISIS.
Questa volta il bersaglio è stato la Russia, nazione notoriamente e fortemente impegnata in Siria contro l'autoproclamato Califfato e che è conosciuta per la bassa tolleranza nei confronti dell'islamismo radicale e dei suoi network.
L'attacco terroristico in Cecenia contro la base militare russa, sei morti da entrambe le parti
Oggi, venerdì 24 marzo 2017, un commando islamista radicale ha attaccato una base russa in Cecenia, secondo quanto è stato riportato in un recentissimo articolo pubblicato sul "Post Internazionale".
Il bilancio dell'attacco terroristico è di sei soldati della Guardia Nazionale Russa morti, in seguito allo scontro tra soldati russi e miliziani del gruppo islamista, oltre a sei combattenti islamisti radicali.
La guardia nazionale russa ha emesso un comunicato in cui i miliziani del commando islamista radicale sono stati definiti come "banditi armati".
Lo scontro geopolitico tra il network islamista radicale e la Russia
Tra la Russia e il network islamista, è noto che non corra buon sangue e i già pessimi rapporti sono notevolmente peggiorati dopo l'intervento militare del governo di Vladimir Putin in Siria.
Il network dell'islamismo internazionale considera la nazione Russa come il principale ostacolo geopolitico nell'area euroasiatica e gli attacchi terroristici anti-russi non rappresentano certo una novità, una notizia che, in un certo qual modo, possa sorprendere.
Inoltre, uno dei tanti motivi per cui la Russia risulta essere il principale nemico e bersaglio dell'islamismo radicale è la sua potenza politica e militare e il suo ergersi a difesa dei valori occidentali, costituendo in tal modo un forte baluardo nei confronti dell'avanzata sempre più pressante delle formazioni ispirate e legate al network dell'islamismo radicale internazionale.