Ieri 23 Marzo, nasceva nel 1922 a Cremona Ugo tognazzi, avrebbe compiuto 95 anni. Con un tweet di qualche ora fa GianMarco Tognazzi ringrazia tutti quelli che hanno avuto un pensiero per il suo mitico papà, dimostrando ancora una volta quanta stima, affetto e fiducia abbia suscitato nel pubblico.
Ripercorrere la sua carriera è davvero impresa ardua talmente è stata ricca e variegata.
E' stato uno dei pilastri della commedia italiana. attore, regista e sceneggiatore. Organizza i suoi primi spettacoli teatrali durante la seconda Guerra Mondiale per i commilitoni.
Lascia un segno indelebile nei primi programmi di varietà in coppia con Raimondo Vianello fino circa agli anni 60.
Un due e tre rappresenta forse il primo esempio di satira televisiva che toccava Presidenti della Repubblica e del Consiglio tanto che il programma venne chiuso nel 1959.
Passa qualche anno e Tognazzi conquista il pubblico con le sue straordinarie interpretazioni. Camaleontico ed estremamente abile nel caratterizzare i suoi personaggi, vale la pena ricordarne qualcuna per esempio quella di "Amici" di Mario Monicelli, "L'anatra all'arancia" di Luciano Salce, "La Grande abbuffata" di Marco Ferreri "Il vizietto" di Édouard Molinaro e infine "Romanzo Popolare" sempre del grande Monicelli, film che personalmente amo molto a cominciare dalla colonna sonora; non basterebbe un pomeriggio per elencare gli oltre 150 film ai quali ha preso parte lasciando un segno indelebile di ogni ruolo interpretato.
Nel 1981 oltre al pubblico, conquista anche la critica, vincendo grazie alla pellicola di Bernardo Bertolucci "La tragedia di un uomo ridicolo" la palma d'oro a Cannes come migliore attore protagonista.
Accettava di fare cose che sicuramente un altro attore del suo calibro avrebbe rifiutato
Esperto culinario e grande tombeur de femmes, in molti ricordano le sue feste.
Negli ultimi anni della sua vita si ammala di depressione - il male oscuro che condivise personalmente con lo stesso Gassman. Morto nel sonno, il 27 ottobre 1990 a Roma. Il suo ultimo lavoro rimane la serie televisiva incompleta Una famiglia in giallo (ne furono ultimati e poi trasmessi in televisione l'anno successivo solo due episodi) è sepolto a Velletri.
Circa 20 anni dopo, sua figlia Maria Sole presenterà il documentario a lui intitolato, Ritratto di mio padre. Certe persone lasciano questa terra ma il ricordo delle loro imprese rimane così vivo da renderli immortali. Tognazzi è senza alcun dubbio immortale e allora buon compleanno Maestro !