La disperazione e l'ansia per la mancanza di un lavoro hanno portato un 41enne rodigino a suicidarsi. Ieri, alle 10.48, l'uomo si è gettato sotto un treno. Probabilmente il quarantenne di San Martino di Venezze aveva riflettuto molto sulla sua vita, pensando che forse era meglio farla finita. Il drammatico episodio è avvenuto alla stazione di Rovigo. Un grosso Eurostar diretto a Venezia ha falciato l'uomo, uccidendolo sul colpo.

La velocità del convoglio, in quel punto, si aggira sui 100 km/h. La disoccupazione, in Italia, ha mietuto un'altra vittima.

Sconcerto sulla banchina del binario 3

C'erano diverse persone, ieri mattina, sulla banchina del binario 3. C'era anche un disoccupato 41enne. Non appena l'Eurostar diretto a Venezia si è avvicinato, l'uomo si è buttato sul binario. L'impatto è stato inevitabile. I viaggiatori sono rimasti increduli. Sul posto sono arrivati subito gli operatori del 118 e gli agenti della Polfer. Questi hanno trovato nella Golf del suicida, posteggiata nelle vicinanze della stazione, vari curricula. Il 41enne, ex operaio, cercava un lavoro ma nessuno era disposto ad offrirglielo.

L'Eurostar che ha ucciso il quarantenne non doveva fermarsi alla stazione di Rovigo, quindi procedeva a una velocità elevata. Il disoccupato lo sapeva e, per tale ragione, ha scelto tale convoglio come strumento per farla finita.

I giovani che lasciano l'Italia per un futuro migliore

La precarietà e la crisi economica continuano ad uccidere. L'operaio rodigino che ieri, 6 marzo 2017, si è buttato sotto un treno non chiedeva tanto. Voleva solamente lavorare. Negli ultimi tempi aveva consegnato molti curricula e in auto ne aveva altri che, probabilmente, dovevano essere consegnati ad altre imprese. Un altro suicidio, o meglio omicidio di Stato, come direbbero molti. Sì perché lo Stato italiano offre poco a chi ha voglia di fare, di mettersi in gioco.

Non è un caso che, ogni giorno, tanti giovani lasciano il Belpaese alla ricerca di un futuro migliore, della dignità. Il quarantenne di San Martino di Venezze forse era stanco di attendere. In Italia, purtroppo, molte persone senza lavoro pensano che non ci siano vie d'uscita da una vita opprimente.