Un mistero che si aggiunge al giallo della fuga di igor il russo, braccato da ormai più di un mese dalle forze dell’ordine dopo una serie di delitti, tra cui l’omicidio del barista di Budrio, Davide Fabbri. Una storia che si spera non sia collegata a quella del serial killer, ma che si svolge negli stessi luoghi e con una singolare coincidenza di tempi. Domenico D'Amato – conosciuto come Domedama – un rapper 27enne residente a Molinella nel bolognese, è sparito nel nulla da circa due mesi.
La cosa inquietante è che le sue ultime tracce sono state lasciate proprio in quei luoghi dove si concentra la ricerca dell’assassino: situazione che ha fatto pensare a molti ad un possibile legame con Igor.
Le accuse dell’avvocato della famiglia
Ma c’è di più: l’avvocato dei familiari di D’Amato, Barbara Iannuccelli accusa le forze dell’ordine di non essersi impegnate nelle ricerche del giovane musicista. Secondo il legale la denuncia di scomparsa è stata regolarmente effettuata dal fratello di Domenico lo scorso 31 marzo presso i Carabinieri di Molinella, ma non risulta ancora formalmente acquisita, si pensa per un disguido burocratico.
Quindi nelle ultime settimane solo i parenti hanno seriamente continuato le ricerche, affidandosi anche a Federica Sciarelli e a Chi l’ha visto?, senza ottenere grandi risultati, se non qualche sparuta segnalazione di gente che aveva avvistato il giovane ai primi di marzo nei dintorni in via Zamboni e, più in generale, nel quartiere Bolognina a Bologna. Gli inquirenti, invece, non avrebbero ancora iniziato le indagini, nemmeno per individuare il cellulare del giovane.
Aumenta la preoccupazione tra i parenti
Più passano i giorni e più l’idea di un collegamento con la vicenda di Igor preoccupa gli amici e i familiari del rapper: “È successo altre volte che andasse via, è un ragazzo abituato a stare lontano da casa, ma non si spiega come mai non abbia mai telefonato alla mamma per tranquillizzare tutti, specialmente dopo l’interessamento della televisione” spiega l’avvocato della famiglia.
Inoltre si teme per la sua sorte a causa del silenzio sui social, da lui sempre utilizzati per promuovere la propria attività: nessun video su Youtube, nessun nuovo post su Facebook. Ma c’è anche un altro particolare che rende questa storia davvero inquietante: per cercare di ottenere qualche informazione la sorella di Domenico aveva affisso numerosi volantini nella zona dell’università di Bologna; ma nel giro di poche ore tutti questi cartelli sono stati distrutti e portati via non si sa da chi. E proprio la sorella ha ricevuto negli ultimi giorni diverse telefonate mute che hanno creato ulteriore allarme tra i parenti.