Una decisione che susciterà polemiche. Dopo poco più di 48 ore dall'arresto, Domenico Diele può lasciare il carcere di Salerno. Sconterà la pena ai domiciliari con il braccialetto elettronico nella sua casa a Roma. A conclusione dell'udienza di convalida dell'arresto dell'attore che ha investito e ucciso venerdì notte Ilaria Dilillo, 48 anni, il gip del tribunale di Salerno, Fabio Zunica, ha deciso di scarcerarlo.

L'attore senese, protagonista di tante fiction di successo, da molti anni trapiantato nella capitale, fermato venerdì notte e trovato positivo al narcotest, era stato trasferito in carcere con l'accusa di omicidio stradale aggravato. Diele aveva la patente sospesa per aver guidato sotto l'effetto di stupefacenti dal dicembre 2016, e non avrebbe potuto mettersi al volante.

L'udienza di convalida del fermo

A comunicare l'esito dell'udienza di convalida del fermo è stato il difensore Viviana Straccia che stamattina ha assunto l'incarico subentrando all'avvocato d'ufficio Monica Salerno. Stamattina nel carcere di Fuorni, alle porte di Salerno, dove l'attore era rinchiuso, si è svolta l'udienza di convalida dell'arresto nel corso della quale il gip ha deciso di scarcerarlo per metterlo agli Arresti domiciliari con il braccialetto elettronico.

Il pm, Elena Cosentino, ha preferito non rilasciare dichiarazioni.

'Non ero fatto', la difesa dal carcere

Ieri in carcere Diele aveva ricevuto la visita del consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli. "Sono colpevole, devo soffrire, devo pagare", aveva detto a Borrelli a cui aveva confessato di essere eroinomane e in crisi d'astinenza. Poi però ha ribadito che si è trattato di un incidente, non di un omicidio, La tesi sostenuta dall'attore nella cella in cui era recluso con detenuti comuni, è stata che quella notte non era "fatto", non era drogato, ma al narcotest è risultato positivo agli oppiacei e ai cannabinoidi. Ha detto che tutto è dipeso da una distrazione mentre era alla guida di ritorno da una festa alle due di notte.

Proprio come Ilaria Dilillo, investita a bordo del suo scooter da Diele nel salernitano nei pressi dell'autostrada di Montecorvino Pugliano. La sua tesi evidentemente ha convinto il gip che ha deciso di applicare una misura alternativa. Diele ha detto di voler incontrare il padre della vittima per chiedergli perdono e offrirgli sostegno economico se necessario.

I genitori di Diele e il papà della vittima

Fuori del carcere di Salerno questa mattina c'erano anche i genitori di Diele. "Non sappiamo niente", ha detto la madre, "anzi ce lo dite voi". I genitori nell'incertezza sull'esito dell'udienza avevano portato al figlio un borsone con cambi. Non sapevano che erano stati decisi gli arresti domiciliari: l'hanno appreso dai cronisti.

Disperato Nicola Dilillo, padre di Ilaria di cui ieri si sono svolti i funerali, da carabiniere in pensione aveva chiesto giustizia per sua figlia, ma al tempo stesso si era detto subito scettico: "Sedici anni di carcere? E' una cosa del tutto immaginaria - aveva detto subito - Non ci credo che resterà tanti anni lì". Diele rischierebbe tra gli 8 e i 12 anni, ma se scegliesse il rito abbreviato tra 5 anni potrebbe aver scontato la pena.