Hanno fatto il giro del mondo e hanno destato scalpore e incredulità immagini provenienti dall'India. In un video si vede un'autopsia sul corpo di una 14enne, morta appunto per cause da accertare, fatta all'aperto. "Colpa" di una mucca, animale sacro nel paese.
Nell'obitorio dell'ospedale c'è una mucca morta
In India, si sa, le mucche sono sacre e venerate, almeno da quando i testi sacri della religione induista lo hanno stabilito e in seguito la Costituzione dello Stato lo ha confermato.
In nome di questo rispetto religioso rafforzato dalla tutela legislativa, accadono fenomeni incredibili. Come ciò che è successo l'altro giorno a Gadarwara, nel Madhya Pradesh, proprio nel cuore dell'India.
Una ragazzina di 14 anni, Arti Dubey, morta lo scorso 29 maggio, presumibilmente perché folgorata, doveva essere sottoposta a un'autopsia proprio per risalire alla causa esatta del decesso. Ma è intervenuta una circostanza imprevedibile a stravolgere un normale iter medico-legale. Nell'obitorio dell'ospedale dove c'era il cadavere della ragazzina, è entrata una mucca che, dall'alto della sua sacralità, per circostanze ancora ignote, ha scelto di finire i suoi giorni là ed è stata trovata morta proprio accanto alla barella della ragazzina.
Forse tutto questo per gli indiani ha un significato spirituale: fatto sta che non era più possibile fare l'autopsia nell'ospedale.
La direzione sanitaria dà l'ok per fare l'autopsia all'aperto
Secondo la cronaca della stampa locale, l'autopsia a quel punto, con l'assenso della direzione sanitaria dell'ospedale, è stata fatta all'aperto e senza neanche una tenda protettiva, ma sotto lo sguardo di passanti, ed eventuali altri bovini sempre presenti nelle strade indiane. Questo perché il corpo della mucca morta, malgrado fossero state avvisate le autorità, è andato in putrefazione emanando una puzza terribile, oltre che rappresentando un pericolo igienico-sanitario.
Giustamente, la stampa locale sottolinea l'inadeguatezza delle misure igieniche di sicurezza degli ospedali indiani e che questi incidenti, sempre a discapito delle fasce povere della popolazione, dovrebbero spronare il governo indiano a migliorare la condizione degli ospedali specie nelle zone rurali, oltre che la tecnologia e i trasporti.
Un paese con oltre trenta milioni di mucche
La mucca, chiamata in indi "Gaumata", che sta per madre vacca o madre che nutre, perché idealmente sfama il mondo con il proprio latte, nel paese ad alto tasso di spiritualità, è animale sacro e nessuno oserebbe cibarsene anche perché la Costituzione vieta di macellare bovini o di vendere carni, pena multe nella migliore delle ipotesi, ma anche la carcerazione e nei casi estremi l'ergastolo.
Questo fa sì che ce ne siano in sovrannumero, si stima oltre trenta milioni, e non godano di buona salute. Mucche e anche tori, lasciati in libertà, pascolano ovunque, comprese le affollate e trafficatissime strade cittadine, spesso costretti a mangiare spazzatura o persino manifesti attaccati al muro. L'eccezione che conferma la regola è il traffico illegale di animali dall'India verso paesi confinanti che fanno uso di carne bovina.