Dovranno rispondere di maltrattamenti in classe due maestre che lavoravano in un asilo di Ragusa. Le due educatrici, dopo numerose indagini, sono state rinviate a giudizio. La Procura, dunque, esulta. L'anno scorso, invece, il gip aveva respinto la richiesta di ordinanza cautelare nei loro confronti. Da tanti filmati e audio si evince il comportamento violento ed aberrante delle due maestre in classe.

Atteggiamenti che hanno portato al rinvio a giudizio. Le intercettazioni non lasciano spazio a dubbi. Le educatrici si sono rivolte ai piccoli con frasi del tipo 'Aè, piangi ancora, ti lascio solo, non lo fare più, non ti azzardare...'.

Telecamere di videosorveglianza per monitorare l'atteggiamento delle maestre

Gli uomini della Squadra mobile di Ragusa, dopo un'encomiabile attività investigativa, sono riusciti a scoprire che due maestre d'asilo di Ragusa maltrattavano costantemente gli alunni. Questi venivano minacciati e terrorizzati con parole raccapriccianti. Le indagini erano state avviate esattamente un anno fa.

Alcuni genitori avevano notato che i bimbi non volevano più recarsi all'asilo. Avevano paura. La vicenda era stata segnalata anche al dirigente scolastico che, però, non aveva fatto niente. Le maestre erano rimaste al loro posto, continuando a vessare gli alunni. Constatata l'inerzia del dirigente e delle autorità, molti genitori decisero di iscrivere i figli in altre scuole. Gli uomini della Squadra mobile vollero fare chiarezza sulla vicenda, installando diverse telecamere di videosorveglianza nei locali dell'asilo. Ebbene, i filmati ripresi hanno permesso di confermare le supposizioni di molti genitori.

La prima udienza a marzo 2018

Gli alunni di un asilo di Ragusa sarebbero stati, per molto tempo, ammoniti aspramente e intimoriti dalle maestre, da quelle persone che avrebbero dovuto favorire il corretto sviluppo della loro personalità. Quelle due donne avrebbero invece compromesso il corretto sviluppo psicofisico dei minori.

Ora dovranno vedersela con la giustizia, poiché, dopo un anno di indagini, sono state rinviate a giudizio. L'anno scorso, però, il gip non aveva ritenuto sussistente l'abitualità del reato e, dunque, si era visto costretto a respingere la richiesta dell'ordinanza cautelare avanzata dal pm. Ora, dopo tante indagini ed elementi raccolti, la situazione è cambiata. Ora non vi sono dubbi sul fatto che le due educatrici abbiano assunto atteggiamenti violenti, vessatori e minacciosi verso i piccoli. La prima udienza è in programma il prossimo 5 marzo 2018.