Dopo i furbetti del cartellino dell'ospedale Loreto a Mare, dopo i casi del Cardarelli e dell'ospedale di Nola, dove i pazienti erano buttati nei corridoi o addirittura direttamente sul pavimento, un'altro caso di malasanità a Napoli, forse ancora più sconvolgente dei precedenti. Una paziente, ricoverata per uno choc settico derivato da una frattura curata male, giaceva in un letto invaso dalle formiche.
E questo la dice lunga sulla condizione deplorevole della sanità napoletana.
L'ospedale dove è avvenuto questo fatto giudicato da tutti inqualificabile e da paese del terzo mondo è il San Paolo di Napoli, una struttura estremamente congestionata e carente di personale. Comunque come fanno notare le autorità competenti, in primis il Consigliere regionale dei Verdi della Campania, Francesco Emilio Borrelli, che ha scattato la foto della paziente, divenuta virale sul web, queste carenze non devono assolutamente inficiare il livello di assistenza che malati di questo tipo richiedono.
Nel caso specifico, la paziente era ricoverata per uno choc settico, una grave sindrome sistemica - che, quindi, interessa l'organismo nella sua interezza - e che per la gravità e complessità della patologia doveva essere trattata in un reparto di terapia intensiva.
Cosa che, ovviamente, non si è immediatamente verificata in questo caso.
Le reazioni della politica locale e nazionale
Le autorità politiche regionali hanno espresso unanimemente la loro contrarietà per un fatto che secondo il Consigliere Borrelli denota un livello di sciatteria e di degrado inaccettabile e questo nonostante, a suo dire, la situazione di grande difficoltà di molti reparti ospedalieri, non solo alla Medicina Generale al San Paolo, sia stata più volte portata all'attenzione di chi di dovere. Questo è pure il leitmotiv del segretario regionale del sindacato dei medici dirigenti Anaao Assomed Bruno Zuccarelli, che se la prende con il Governo nazionale, reo, a suo modo di vedere, per aver colpevolmente bloccato la nomina di un Commissario alla Sanità della Regione Campania.
Spingendosi a chiedere che venga sbloccata la nomina a commissario del Presidente della Regione Vincenzo de Luca, ritenuta la soluzione più rapida e ovvia.
Le ammissioni della dirigenza sanitaria del San Paolo
Il Direttore Sanitario dell'ospedale San Paolo, Vito Rago, in carica da appena 20 giorni, non si nasconde dietro facili giustificazioni e ammette che "il fatto è vero". Ma tiene a precisare di aver preso immediati e urgenti provvedimenti per bonificare l'intero reparto e ha dato immediate disposizioni affinché la paziente ricevesse le opportune cure e soprattutto fosse trasferita in un letto pulito.
Questo non toglie che, da parte sua, farà quanto possibile perché un caso del genere non si ripeta più, assicura.
Ma certamente, ora che la bomba è esplosa, ci saranno delle conseguenze a livello dirigenziale all'interno dell'azienda ospedaliera, come minimo, ma anche a livello politico locale. Non per niente sia il consigliere regionale Borrelli, che il Codacons per bocca del suo Presidente, Carlo Rienzi, chiedono le immediate dimissioni di tutti i responsabili, dal primario agli assessori comunali e regionali che avrebbero dovuto vigilare. E preannunciano esposti alla Procura della Repubblica.
Da parte sua, il Ministro della Sanità, Beatrice Lorenzin, ha immediatamente inviato al San Paolo la task force del ministero insieme ai Nas dei Carabinieri per gli accertamenti di rito.