Oggi, 14 luglio, a Hurgada sul Mar Rosso sono state prese di mira apertamente donne straniere, così erano gli intendimenti dell'attentatore che poi è stato bloccato. Due tedesche uccise e ferite altre cittadine di vari altri paesi, soprattutto dell'est europeo. Inizialmente il Ministero dell'Interno egiziano aveva parlato di soli cittadini ucraini tra le vittime.

L'attentatore è arrivato a nuoto

E' arrivato a nuoto nelle acque cristalline di Hurgata, nota località turistica della costa egiziana sul Mar Rosso, approdando di fronte a due noti alberghi, l' Hotel Zahabia e Palacio Beach, e qui ha ucciso a coltellate, due turiste tedesche. Le spiagge egiziane del Mar Rosso, dunque, piombano di nuovo nell'incubo terrorismo, stavolta a causa di un ventenne in maglietta nera e jeans che è riuscito a seminare il panico tra i bagnanti.

Voci contrastanti sulla nazionalità delle vittime

Le notizie sulla nazionalità delle ferite sono discordanti: l'agenzia Reuters (agenzia di stampa britannica) parla di due cittadine della Repubblica Ceca, altre fonti di una polacca e tre serbe, o forse due serbe e due russe.

Ma né il Governo di Berlino, né quello di Belgrado confermano. Comunque sono quattro le donne ferite, turiste e straniere. Del resto l'assalitore avrebbe urlato in arabo "non voglio egiziani, non è voi che cerchiamo", mentre brandiva il coltello, mirando al collo e alla testa delle sventurate, prima di essere arrestato. Le autorità egiziane non si sbilanciano, parlano dell'attentatore definendolo un malato di mente. Ma la memoria non può che andare a gennaio dello scorso anno, quando sempre sulle spiagge di Hurgada due uomini con bandiere dell'ISIS assaltarono a colpi di mitra i bagnanti, cercando di sequestrare i turisti. Uno fu però ucciso, l'altro catturato.

Pugno di ferro del Generale Al-Sisi

L'Egitto guidato con pugno di ferro dal Generale Al-Sisi, sta conducendo una dura battaglia contro lo Stato Islamico, presente con i suoi elementi nella sterminata penisola del Sinai. Frequenti sono gli attacchi all'esercito e alle stazioni di polizia egiziane nella penisola: una settimana fa un attacco provocò ventitré morti tra soldati egiziani. Giusto oggi uomini armati a bordo di motociclette hanno sparato su di una camionetta della polizia che pattugliava un villaggio dove sorge la famosa piramide, vicino Al Cairo, e dove sono morti cinque poliziotti.