Si è conclusa ieri mattina, 12 luglio, l'odissea dei 67 migranti a bordo della nave Diciotti della guardia costiera. Gli agenti della Questura trapanese dello SCO (Servizio Centrale Operativo) di Roma a bordo della nave, hanno raccolto materiale per ricostruire il tentativo di dirottamento avvenuto tre giorni fa sul rimorchiatore Vos Thalassa.
Dura reazione di Matteo Salvini
Un episodio che innescato la durissima reazione del Ministro degli Interni, Matteo Salvini: 'Se c'è gente che ha minacciato e che ha aggredito, non sarà gente che finisce in un albergo, ma sarà gente che finirà in una galera.
E quindi io non darò un'autorizzazione fino a quando non ci saranno le garanzie per la sicurezza degli italiani', avrebbe detto il Ministro in un'intervista.
Ad attendere la nave al porto di Trapani, anche il sindaco, Giacomo Tranchida che ha criticato Salvini sostenendo che, 'un personaggio con la caratura del Ministro, se la dovrebbe pigliare con quelli più grossi di lui'. Poi ha espresso solidarietà al Governo se alza la voce con i più forti, un po' meno se se la piglia con i deboli.
La nave è arrivata alle ore 14:47
Intanto sul molo Ronciglio proseguono le attività coordinate dalla Prefettura in vista della nave, con le forze dell'ordine, Capitaneria di porto, volontari, Croce Rossa e organizzazioni umanitarie in attesa dell'attracco che è avvenuto proprio pochi minuti fa e precisamente alle ore 14:47.
La nave arrivata alle ore 8:00, ha atteso quasi sette ore prima dello sbarco. Quando sembrava ad un passo dall'attracco la nave è tornata al largo, nelle isole Egadi, nel tratto di mare tra Birgi e Favigliana. Questo tempo è servito alle forze dell'ordine per individuare i presunti ribelli a bordo della nave.
A tal proposito sono stati denunciati dal personale della polizia per violenza, minacce e dirottamento due persone, un ghanese e un sudanese.
Ma secondo gli uffici giudiziari, a decidere eventuali fermi compresi provvedimenti, dovrà essere la Procura di Trapani, dopo aver esaminato i rapporti della Squadra mobile e dello SCO.
Nel frattempo la città di divide fra i tanti che sostengono a oltranza le scelte del governo e i pochi che invece sono a favore dell'accoglienza. Così come le varie associazioni 'antirazziste' e della 'società civile', che hanno dato il 'benvenuto' e applaudito i 67 migranti con slogan tipo 'Siamo tutti clandestini, siamo tutti facinorosi'.