Kim Yong-un non ci sta alle sanzioni imposte dal Consiglio di Sicurezza della Nazioni Unite. L'ONU ha imposto il blocco all’esportazione di prodotti tessili da parte del Paese e all'importazione di gas naturale e petrolio. Quelle imposte sono le misure più rigorose del secolo. La Corea del Nord, infatti, potrà importare fino a 500 mila barili di petrolio fino al 31 dicembre e, successivamente, 2 milioni di barili in tutto il 2018.

Ma il dittatore si è subito lamentato. Gli Stati Uniti proveranno "i più grandi dolori e le peggiori sofferenze", fanno sapere da Pyongyang. Una minaccia chiara di guerra. Il ministro degli esteri nordcoreano definisce le sanzioni un'odiosa "provocazione che vuole soffocare completamente lo Stato e il popolo attraverso un blocco economico su vasta scala". "Il mondo sarà testimone di come la Corea del Nord addomesticherà i gangster americani prendendo una serie di azioni più forti di quanto possano immaginare", gridano tramite la loro agenzia di stampa statale. La Corea del Nord, però, ha già trovato la via di fuga dalle sanzioni: utilizzare i Bitcoin.

Secondo FireEye, infatti, la Corea del Nord ha accumulato un patrimonio criptato di 15 milioni di dollari. Un'operazione, questa, illegale perché compiuta da hacker che stanno intensificando gli attacchi ai mercati di valute criptate sudcoreani. Secondo Bloomberg, l'FBI starebbe valutando l'attacco informatico da 81 milioni di dollari ai danni della New York Fed. Inoltre, il ministro della Difesa nordcoreano ha annunciato che verranno raddoppiati gli sforzi per aumentare la forza di salvaguardia nazionale.

La Corea del Sud ha istituito la 'Decapitation Unit'

Intanto la Corea del Sud ha reso noto sul New York Times di voler organizzare una "decapitation unit" (la traduzione dall'inglese è inutile) che uccida Kim Yong-un entro l'anno.

Questa unità si chiamerà "Spartan 3000". Avrà elicotteri e aerei da trasporto per poter entrare nel territorio nordcoreano. Inoltre si sono concluse le esercitazioni militari sudcoreane che hanno visto operare gli F15K. Nelle esercitazioni sono stati lanciati missili contro un bersaglio in un'isola a 400 km di distanza. Tutto fa, quindi, pensare che il piano militare Oplan 5015 entri nel vivo a breve. Questo piano prevede la distruzione di tutte le basi missilistiche nordcoreane e di tutti i luoghi dove si potrebbe trovare il dittatore.