Roma città chiusa per le donne. Troppo pericoloso andare in giro da sole, soprattutto di notte. Troppo alto il rischio di subire molestie, Stupri, aggressioni e rapine. Un video della durata di circa 4 minuti e 30 secondi (vedi qui sotto), girato con una telecamera nascosta da due giovani (si presume) giornaliste, Elena Barlozzari e Alessandra Benignetti, dimostra quanti pericoli corrano le donne, soprattutto giovani, che osano passeggiare non accompagnate per le vie di Mafia Capitale.
Non solo di notte e non solo nelle periferie più degradate, come si potrebbe pensare. Ma anche in pieno giorno e in zone centrali come Colosseo, Colle Oppio, piazza Vittorio e Stazione Termini. Il girato, condiviso sul suo profilo Facebook dal leader della Lega Matteo Salvini, porta il logo del quotidiano Il Giornale. Ma basta farsi un giro per le strade di Roma per capire che lo scoop delle due coraggiose reporter non è poi tale.
Piazza Vittorio piena di sbandati
Il video ha un titolo emblematico: “Molestie, degrado, minacce. Vacanze da incubo per le turiste”. Le due ragazze spiegano di essersi finte turiste per alcune ore e una di loro introduce il servizio così: “Aggressioni, violenze, minacce.
Ormai alcuni quartieri di Roma sono diventati off limits, soprattutto per le donne”. Il tour degli orrori compiuto da Elena e Alessandra comincia dalla centralissima piazza Vittorio, a due passi dalla Stazione Termini e dalla Basilica di Santa Maria Maggiore. Qui, in pieno giorno, “incontriamo decine di sbandati che ad ogni passo ci importunano e tentano di abbordarci”, spiega la voce narrante mentre la telecamera inquadra uomini delle nazionalità più disparate riuniti in gruppi. “Posso aiutarvi, che state cercando, dove volete andare”, le apostrofa un personaggio forse originario del Sudamerica. “Ciao guapa, sei bellissima”, urla un altro. “Questa gente che si comporta così è pericolosa - prova ad avvertirle uno dei pochi italiani presenti in piazza - non voglio dire che gli stranieri sono tutti delinquenti, però qui ce ne sono parecchi”.
Stazione Termini, tra cocaina e borseggi
Cambio di scena. Bastano poche decine di metri per arrivare alla Stazione Termini dove, come ricorda una delle due ragazze, “è stata violentata una turista finlandese”. Lo scenario che si presenta intorno allo scalo ferroviario più importante d’Italia è impietoso: persone che sniffano cocaina comodamente sedute sul sellino di uno scooter, in una zona che teoricamente (ma anche in pratica) dovrebbe brulicare di forze dell’ordine. Poi, spacciatori di hashish a cielo aperto, senza controlli, senza igiene, senza sapere cosa contenga quella cannabis (altro che legalizzazione). Segue la drammatica e concitata scena di un borseggio ripresa in diretta. C’i sono persino musulmani che inneggiano ad Allah con un immancabile “Allah akbar”.
Si chiude con un ragazzo senegalese che, con una certa educazione ma incutendo comunque timore, tenta l’ennesimo approccio: “Potremmo diventare amici”.
Colle Oppio e Prati
Scenario numero tre, il parco di Colle Oppio, appena sopra al Colosseo (uno dei luoghi più visitati al mondo) dove, tra baraccopoli e rifiuti, una donna americana è sfuggita per poco ad un tentativo di stupro pochi giorni fa. Anche qui nugoli di sbandati ed insufficienti interventi della polizia. Il servizio termina nell’elegante quartiere Prati, giusto accanto a piazza San Pietro. All’uscita del terminal ‘Gianicolo’, un tunnel che attraversa la piazza, un extracomunitario comincia a minacciare le ragazze, ordinando loro di non filmare con il telefono. “Puoi chiamare anche la polizia, te lo prendo e te lo sbatto per terra - dice l’uomo con tono calmo ma aggressivo - vuoi vedere che danno ragione a me?”.