Elisa è una bambina di 3 anni di Pordenone che dalla scorsa estate si trova ricoverata all'ospedale Bambino Gesù di Roma a causa di una rara forma di leucemia che colpisce 1 bambino su 1 milione.
Sono moltissime le persone che si stanno mobilitando per cercare di salvare la vita di questa piccola guerriera.
La storia di Elisa
Elisa è una bambina sana che non sembrava avere problemi di salute, fino a quando i genitori, per puro caso, si accorgono di qualcosa di insolito: accarezzandola sentono che sulla testa ha uno strano gonfiore.
Notano, poi, che la piccola presenta diverse macchie scure sulla lingua.
Iniziano, così, una serie di visite mediche. Pensano che possa essere gastroenterite, ma purtroppo ricevono una diagnosi peggiore: Elisa ha la leucemia, in una forma rarissima.
La famiglia abbandona il Friuli-Venezia Giulia, la loro casa, il lavoro, la vita che fino a quel giorno avevano avuto per trasferirsi a Roma, dove l'eccezionale staff medico dell'ospedale pediatrico Bambino Gesù ha le possibilità e i mezzi per seguire la sua grave malattia.
Per poter sopravvivere la bimba ha bisogno di un trapianto di midollo entro, e non oltre, 50 giorni.
Questo perché è già stata sottoposta a cinque cicli di chemioterapia e non riuscirebbe a reggerne un sesto.
Purtroppo per Elisa (come per ciascun essere vivente al mondo) esiste un solo donatore compatibile ogni 100 mila persone.
Gli appelli per salvare Elisa
Il papà Fabio e la mamma Sabina hanno lanciato da subito appelli, aprendo un sito web e una pagina facebook (salviamo Elisa), che hanno permesso di far circolare e di rendere virale la vicenda della figlia.
Attori, cantanti e personaggi dello spettacolo hanno contribuito a rendere nota questa storia a gran parte della popolazione italiana e non solo. Tra coloro che hanno sposato la causa c'è, infatti, anche la cantante americana Anastacia, che su facebook si rivolge agli italiani invitandoli a donare il midollo, aggiungendo che anche uno solo di noi potrebbe fare una grande differenza.
Oltre a lei si sono uniti personaggi come Umberto Tozzi, Marco Masini, Paolo Ruffini, Fausto Leali, Fiorello, Lodovica Comello, Caterina Balivo, Nancy Brilli e altri. Anche Massimo Gramellini, nella sua trasmissione "Le parole della settimana" su Rai3, ha voluto raccontare la storia della piccola.
In molti hanno contribuito a creare una grande catena di solidarietà, che ha lasciato commossi i genitori di Elisa.
Come fare la differenza
L'appello è rivolto a tutti i cittadini tra i 18 e i 35 anni con peso corporeo non inferiore ai 50 chili e in ottima salute: sono loro che potrebbero essere potenziali donatori di midollo osseo per Elisa.
La prassi prevede che la persona effettui la 'tipizzazione' presso un centro trasfusionale: si tratta di un semplice prelievo gratuito che non richiede prescrizione medica.
I dati genetici vengono inseriti in un registro donatori e, in caso di compatibilità, potrà essere donato il midollo. Se sarà incompatibile per Elisa, potrà comunque rivelarsi fondamentale per la salvezza di qualcun altro. Donare il midollo significa anche donare la vita.