L'Italia celebra il 4 novembre. Una giornata dedicata all'Unità nazionale. Si ricorda la fine di quella che fu definita la Grande guerra, nel 1918, la firma dell'armistizio siglato a Villa Giusti, Padova, con l'Impero austro-ungarico. Si ricordano anche quanti, pure giovanissimi, sacrificarono la vita per l'ideale della patria, per il dovere. Fu proprio durante la I Guerra mondiale che gli italiani, tutti insieme, si ritrovarono sotto la stessa bandiera.

È anche la giornata delle Forze armate. Diverse, a tal proposito, le iniziative organizzate dal ministero della Difesa: esibizioni, concerti di fanfare e bande, mostre storiche e altro. Tutti i palazzi del dicastero, delle Forze armate, dei comandi generali di carabinieri e Guardia di finanza saranno avvolti dal tricolore. Momento culminante, come sempre, la deposizione di una corona d'alloro, da parte del capo dello Stato, Sergio Mattarella, al sacello del Milite ignoto, all'Altare della patria. Ci saranno anche il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, e il ministro Roberta Pinotti, nonché il capo di Stato maggiore della Difesa, Claudio Graziano.

Festa nazionale dal 1922

Previsto l'arrivo di tremila militari e non solo, anche quello dei reparti a cavallo e di una massiccia rappresentanza di allievi provenienti da scuole e accademie. Non potrà mancare il consueto passaggio delle Frecce tricolori. Il cielo di Roma si tingerà di verde, bianco e rosso. La Giornata dell'Unità nazionale e delle Forze armate è un evento che accomuna tutta l'Italia. Prevista la diretta televisiva dell'evento, a partire dalle ore 9,30 su Rai 1. Il 4 novembre è festa nazionale dal 23 ottobre 1922, con il Regio decreto 1.354. Il presidente della Repubblica, Mattarella, conferirà L'Ordine militare d'Italia alle bandiere del VI Reggimento bersaglieri e del VII Aviazione dell'Esercito "Vega".

Deposizione di una corona anche nei sacrari di Redipuglia e dei Caduti d'Oltremare di Bari. Si terranno cerimonie in ventotto città italiane, da "Caserme aperte" a "Caserme in piazza". Nella stessa giornata il ministro Pinotti avrà modo di salutare, in videoconferenza, i militari impegnati all'estero.

Mattarella: 'Stato unito e democratico'

Decorazioni, da parte del presidente della Repubblica, a Antonio Maggi, generale di brigata, Croce di "Ufficiale" dell'Ordine militare d'Italia; Luigi Miglietta, generale di divisione, Croce di "Cavaliere" dell'Ordine militare d'Italia. Stessa decorazione a Gianpaolo Mirra, generale di brigata; Giancarlo Ciappina, capitano di vascello; Angelo De Angelis, colonnello; Nicola Mangialavori, colonnello; Giuseppe Lardizzone, capitano di fregata; Paolo Castelli, tenente colonnello; Giordano Poggetti, luogotenente.

La cerimonia di consegna si è già tenuta al Quirinale, anche alla presenza di Pietro Grasso, presidente del Senato, e Laura Boldrini, presidente della Camera dei deputati. All'appuntamento ha partecipato anche Paolo Grossi, presidente della Corte costituzionale. Nel suo intervento il presidente della Repubblica ha sottolineato il carattere significativo delle celebrazioni. "Quella guerra lasciò macerie morali e materiali", ha evidenziato Mattarella, rivolgendo il pensiero agli italiani che si sono sacrificati per uno "Stato unito e democratico" e a tutte le vittime delle guerre. Oggi siamo di fronte a "scenari nuovi e minacce più articolate", ha aggiunto il capo dello Stato. Inoltre, un ringraziamento è stato espresso al ministro della Difesa e ai vertici militari "per il loro operato".

Salutati, infine, donne e uomini di ogni ordine e grado delle Forze armate, impegnati ogni giorno in Europa, nel Medio Oriente e in Africa, "degni interpreti di una tradizione di valori, di civiltà e di cultura".