Continua a dilagare l’«effetto Weinstein», e stavolta ad essere nel finito al centro della bufera è il regista premio Oscar Giuseppe Tornatore. Vediamo meglio perché.

L'accusa

A puntare il dito contro di lui la showgirl italiana Mariana Trevisan, cresciuta nel vivaio di Non è la Rai e poi valletta di Mike Bongiorno a La ruota della fortuna, che si racconta alle pagine di Vanity Fair in una lunga intervista sfogo nella quale racconta una vicenda eclatante in cui si è vista suo malgrado coinvolta.

L’episodio risalirebbe a vent’anni fa, quando l’allora giovanissima Trevisan si recò negli uffici di Tornatore per un incontro informale organizzato dal suo agente, nella speranza di poter essere presa in considerazione per quello che si sarebbe poi rivelato un grande successo, ovvero La leggenda del pianista sull’oceano.

In quell’occasione, racconta la conduttrice napoletana, dopo una piacevole chiacchierata sul film giunse la proposta di una pizza insieme, prontamente rifiutata. Tornatore, lungi dal voler cedere, l’avrebbe allora inseguita fino alla porta, messa spalle al muro, ed aggredita con baci al collo e palpeggiamenti al seno, fino a quando non sarebbe riuscita a svincolarsi ed a fuggire via. «Non riesco a dimenticarmi il suo sguardo: incantato al mio ingresso, pieno di odio mentre uscivo. Come se avesse scoperto che il giocattolo erotico avesse la batteria scarica», ha detto la showgirl. A seguito di quell’incontro, la carriera della Trevisan non sarebbe mai decollata davvero.

L'effetto domino

Un racconto che va ad unirsi all’ormai lunga schiera di rivelazioni shock di attrici e donne dello spettacolo, e non solo, che avrebbero subito molestie, sfociate in alcuni casi in vere e proprie violenze, da parte di pilastri dello star system.

Sembra ormai che il vaso di Pandora sia stato aperto, mentre un'altra pagina va ad aggiungersi al volume, già monumentale, di tutte le esperienze rese note attraverso l’hashtag #quellavoltache.

La replica

Tuttavia, stavolta, non si è fatta attendere la replica del premio Oscar per Nuovo Cinema Paradiso, il quale si è detto lusingato di essere rimasto, dopo tanti anni, nei ricordi di una giovane donna della quale, tuttavia, conserverebbe solo la memoria di un incontro cordiale respingendo quelle che ha definito “insinuazioni” mosse nei suoi confronti ed, infine, riservandosi il diritto di agire in tribunale.