Un gruppo di rapinatori sgominato. I carabinieri di Milano hanno arrestato una banda di sudamericani, sei peruviani, quattro cubani, e un colombiano, a seguito di una maxi operazione coordinata dal tribunale del capoluogo lombardo. Gli arresti sono avvenuti in diverse città della regione del nord, come Milano, Mantova e Cremona. Gli ordini di custodia cautelare sono stati emessi per ordine del Gip Sofia Fioretta.

La banda di ladri, tra cui due donne rispettivamente di 26 e 59 anni, da tempo era domiciliata in Italia ed è stata accusata di diversi reati. Gli appartenenti al gruppo criminale rapinavano soprattutto turisti e stranieri.

I diversi furti in diverse città

Il gruppo di malviventi era ben organizzato e ben diretto. I trasgressori infatti erano esperti in telematica e comunicavano tra loro tramite diverse chat. Grazie a questo sistema i ladri sono riusciti a mettere a segno molti furti in diverse città della Lombardia e all'interno di molti esercizi commerciali. Ma non disdegnavano anche di colpire in luoghi pubblici.

Non è stato facile infatti individuare da subito tutti gli i componenti della "gang".

Le indagini

Le indagini dei Carabinieri sono partite grazie alla denuncia di una delle vittime, a seguito di un borseggio avvenuto nel mese di aprile all'interno di un hotel nei pressi di Milano, durante la manifestazione del salone del mobile. In seguito a questo fatto giudiziario sono stati arrestati 4 componenti dello "scellerato" gruppo, tutti sudamericani. Nel corso dell'inchiesta durata più di tre mesi, i militari dell'arma hanno ricostruito circa una cinquantina di furti messi a segno e riconducibili alla banda. Le rapine e i borseggi sono avvenuti in diverse città della Lombardia, ma il covo dei malviventi era a Milano. Gli uomini delle gazzelle sono riusciti anche ad arrestare il "cervello" dell'organizzazione, un cubano di 34 anni con diversi precedenti penali per reati contro il patrimonio e avvezzo ad adoperare molti alias.

L'uomo non solo ha organizzato e pianificato tutte le rapine, ma si occupava di vendere e ricettare anche la merce trafugata. Nel corso di una perquisizione effettuata a Dicembre all'interno di un appartamento sito in via Monte rotondo a Milano, gli inquirenti hanno anche rinvenuto numerose borse di marca, parecchie banconote provenienti da diversi altri paesi e una serie di accessori usati per scassinare porte e vetrate. Probabilmente gli utensili erano usati dai presunti colpevoli per introdursi in diversi alberghi. Le vittime preferite dei sospettati erano soprattutto i turisti, che venivano anche pedinati fin dentro agli aeroporti e le sale d'aspetto.