Una ragazza di quattordici anni è stata accusata dalle autorità del minnesota, negli Stati Uniti, di diffusione di materiale pedopornografico per aver inviato un selfie a sfondo sessuale a un compagno di classe.
La giovane ha inviato la fotografia attraverso il sito di messaggi Snapchat. Il ragazzo successivamente ha mostrato e condiviso la foto senza chiedere il permesso alla ragazza.
Anche i giovani sono indagati dalle autorità del Minnesota.
Potrebbe essere condannata a scontare fino a dieci anni di prigione
Se dichiarata colpevole la minorenne potrebbe essere condannata a scontare fino a dieci anni di prigione, secondo la legge sulla pornografia dello stato americano: “Non sono una criminale per aver scattato un selfie. Il sexting (inviare foto esplicite sessualmente ndr) è comune tra i teenager nella mia scuola e non dovremmo essere puniti per questo. Non auguro a nessun altro di dover subire quello che sto passando in questi giorni”, ha dichiarato la ragazza.
Il padre della giovane ha accusato le autorità di “colpevolizzare una vittima”.
“Pensare che una giovane che invia un selfie di contenuto esplicito sia vittima del suo stesso atto è illogico, ha dichiarato Teresa Nelson, il legale dell’American civil liberties union (ACLU), un gruppo a difesa dei diritti dei cittadini.
Nel nostro ordinamento una recente sentenza della Corte di Cassazione ha stabilito che non può essere punito il reato di cessione di materiale pedopornografico nel caso in cui le immagini siano state prodotte autonomamente e volontariamente dal minore.
Secondo l'art. 600-ter, comma 4 del codice penale, la cessione di un autoscatto a contenuto pedopornografico è invece punibile nel caso in cui un soggetto diverso dal minore protagonista delle fotografie abbia inviato le fotografie ad altre persone.
Non è il primo caso di giovani accusati dopo aver inviato foto esplicite di loro stessi
Non è il primo caso di giovani che sono stati accusati dopo aver inviato foto esplicite di loro stessi. Nel 2015 una diciassettenne della Nord Carolina è stata indagata per aver foto di lei nuda sul telefono cellulare. Nel New Mexico, invece, è stata approvata una legge che permette agli adolescenti di età compresa tra i 14 e i 18 anni di fare sexting, cioè inviare consapevolmente foto esplicite di loro.
Anche in Italia, alcune settimane fa, 60 giovani ragazze modenesi sono rimaste vittime di una fuga di materiale erotico – foto e video di autoerotismo – dopo che per un’intera estate si erano scambiate il materiale “piccante” su una chat di WhatsApp.