Un orrore durato sette mesi, terminato solo grazie ad un tema d’italiano. La docente che lo scorso dicembre aveva assegnato la traccia “scrivi una lettera a tua madre per confessarle quello che non hai il coraggio di dirle a parole” di certo non si sarebbe mai aspettata una confessione così tremenda da parte di una sua studentessa di 14 anni. “Mio padre mi ha stuprata”, questa la cruda rivelazione della ragazza nel compito, che ha portato i dirigenti dell’istituto in provincia di Frosinone ad allertare la madre della giovane.

E qui l’altra sorpresa: la donna avrebbe nutrito qualche sospetto, tanto da consigliare alla figlia di non rimanere mai sola con il papà, che già in passato avrebbe tentato un approccio con la sorella della vittima, oggi 28enne, promettendo in quell’occasione che “non si sarebbe più ripetuto nulla di simile”.

Un mostro in famiglia

Dopo aver appreso del racconto della giovane, la madre della studentessa ha subito cacciato di casa il marito, una guardia carceraria 53enne, ed ha denunciato i fatti al commissariato di polizia di Cassino. La donna ha raccontato i problemi dell'uomo, allontanato dal lavoro per la dipendenza dal gioco, le difficoltà economiche che la ludopatia avrebbe comportato ed infine i suoi problemi con l’alcool.

Le autorità hanno ordinato l’allontanamento dell’uomo a 20 chilometri dalla villetta dove vive la sua famiglia, oltre all’utilizzo del braccialetto elettronico. Nell’ordinanza che ha disposto queste restrizioni si parla di una figura dall’indole “subdola e manipolatrice”, pericolosa in quanto “incapace di trattenere i propri istinti sessuali e quindi con alto rischio di ripetere tali comportamenti”.

I terribili racconti della ragazza

Ora tutti pongono la massima attenzione sulla ragazza, che apparentemente non sembra aver risentito nel rendimento scolastico delle violenze subite, ma che dovrà essere seguita dai docenti e dai servizi sociali. Sicuramente la giovane avrà bisogno di un adeguato supporto per sostenere l’incidente probatorio, previsto per il prossimo febbraio, in cui dovrà raccontare dal vivo quello che ha scritto nel tema.

Un lungo elenco di abusi: da quella prima volta in cui sarebbe stata violentata dal padre, quando, ancora 13enne, era rimasta a casa perché non si sentiva troppo bene per andare a scuola, a tutte le altre circostanze in cui sarebbe stata molestata dal genitore, che sarebbe arrivato a stuprarla anche quando la madre e gli altri familiari presenti in casa dormivano. Il presunto orco invece rimane in silenzio e probabilmente aspetta il confronto con la figlia, davanti al giudice per le indagini preliminari, per poter raccontare la propria versione dei fatti.