Ci troviamo a Cassino, un comune italiano di circa trentaseimila abitanti in provincia di Frosinone, nel Lazio, dove una ragazzina di appena quattordici anni ha confessato in un tema scolastico di aver subito una violenza sessuale. Una di quelle scene raccapriccianti e disgustose che, purtroppo, sembrano essere diventate ormai all'ordine del giorno: cambia forse la dinamica e cambiano i protagonisti e gli antagonisti delle varie storie, ma il succo del discorso resta sempre lo stesso. Terminano le vacanze natalizie, si ritorna a scuola ed i professori iniziano a lasciare tanti compiti per poi attuare delle verifiche, ma qualcosa sembra attirare particolarmente l'attenzione di una professoressa di italiano che ha deciso di rivolgersi al preside della scuola per avviare le opportune verifiche su quanto accaduto.

Il tema che la professoressa aveva assegnato alla classe doveva invogliare i ragazzi a raccontare qualcosa di loro, ad aprirsi in un'età particolarmente difficile ed in cui sempre più giovani tendono a chiudersi per non raccontare nulla ai propri genitori. Il titolo del tema era "racconta alla mamma una cosa che non hai mai voluto dirle" ed il racconto, o meglio, la confessione di una delle alunne ha completamente spiazzato tutti.

"Mio padre mi ha violentata più volte, ma la mamma non lo sa"

Un momento propizio per la giovane quattordicenne che ha approfittato della situazione per sfogarsi e denunciare le molestie che era costretta a subire dal padre. "La prima volta è successo in un giorno in cui non sono andata a scuola perché non mi sentivo molto bene" - scrive la ragazzina nel tema - "la mamma non c'era e mio padre ne ha approfittato per violentarmi e minacciarmi" - continua poi - "è successo più di una volta".

In questo modo la povera vittima di quella violenza è riuscita a farsi forza denunciando tutte quelle violenze fisiche e psicologiche a cui è stata sottoposta per un'estate intera e non solo. Dichiarazioni che, in maniera piuttosto rapida, hanno portato gli uomini del comando dei carabinieri ad avviare tutte le opportune indagini.

Una violenza che si ripete: il padre allontanato da casa

Secondo le dichiarazioni della madre della vittima, l'uomo non era nuovo a quel genere di violenze. "La nostra è una relazione serena e gli unici problemi sono di natura economica e di qualche bicchierino di troppo" confessa la donna, denunciando inoltre una precedente violenza sessuale messa in atto dall'uomo sulla loro primogenita, adesso ventottenne.

"Mi aveva promesso che non avrebbe mai più fatto una cosa del genere" avrebbe inoltre aggiunto, ma a quanto pare la promessa non sarebbe stata mantenuta. Il gip ha disposto, nei confronti dell'uomo, una sentenza di allontanamento dalla propria famiglia con una distanza minima di 20 chilometri alla quale l'uomo è costretto a sottostare. Gli è stato messo al polso un braccialetto che servirà per tenerlo costantemente sotto controllo ed intervenire nel caso in cui la distanza di sicurezza venga violata.