Un altro drammatico incidente stradale si è consumato in queste ultime ore sulle carreggiate della nostra penisola italiana. Questa volta a rimetterci la propria vita sono stati due operai nella zona del chietino: i loro nomi erano Jezael Scarinci e Daniele Ferrone, rispettivamente di trentuno e cinquantuno anni.

La dinamica

Il terribile impatto è avvenuto attorno alle ore 17.30 lungo la strada statale 650 Trignina al km 38750.

Le autovetture coinvolte nel sinistro stradale, secondo una prima ricostruzione delle dinamiche, sarebbero state ben quattro: un camion, un autovettura Fiat Multipla e due furgonati "gemelli" che al loro interno trasportavano luminarie. Il tir, causa sbandamento, avrebbe dapprima travolto un primo furgoncino con a bordo il padre di Scarinci. Successivamente la Multipla ed infine il secondo furgoncino con a bordo i due operai che sono morti sul colpo. Il furgoncino poi è andato a finire contro il guard rail rimanendo sospeso tra la strada e la scarpata sottostante. Il traffico ha subito pesanti disagi per diverse ore dopo il terribile incidente stradale.

Per ora l'ipotesi più plausibile è quella di un malore da parte del conducente del tir.

I soccorsi

Tempestivo è stato l'arrivo dell'autoambulanza e dei soccorsi sul luogo del sinistro stradale. Purtroppo i sanitari hanno potuto solo constatare la morte di entrambi gli uomini rimasti incastrati tra le lamiere del veicolo. Il conducente del tir, l'autoarticolato sbandato contro le tre vetture, è stato trasportato dal 118 nel centro ospedaliero più vicino, ovvero l'ospedale Veneziale. Attualmente si trova nel reparto di rianimazione. Da segnalare anche l'intervento dell'equipe dei Vigili del Fuoco, i quali si sono impegnati nella rimozione dei mezzi incidentati dalla carreggiata. Sono arrivati sul posto anche una pattuglia delle forze dell'ordine e il personale Anas addetto.

Non è l'unico incidente stradale

Quello appena descritto non è l'unico sinistro della strada che si è verificato in questi ultimi giorni. Una giovane ragazza di soli diciannove anni stava transitando sulla Statale di Terme Vigliatore con la sua Fiat Panda ad una velocità molto elevata. Ad un certo punto c'è stato lo scontro fatale contro un muro causato molto probabilmente una fatale distrazione alla guida. Per Irene Da Campo (così si chiamava la ragazza) non c'è stato nulla da fare sin da subito.