Nuovi sviluppi per il caso Foffo-Prato, la tragica vicenda di 11 mesi fa che vedeva il giovane Luca Varani (al tempo 27enne) come vittima di un omicidio volontario aggravato dall’impotenza della vittima nel difendersi durante un festino a base di sesso, alcool e droga. Così si espresse la prima corte d’appello, con una condanna a 30 anni di reclusione. Tuttavia la questione della condanna non è ancora conclusa, infatti i risultati della perizia medico-legale potrebbero alleggerire la pena dei colpevoli (Manuel Foffo e Marco Prato) per la loro mancanza di intendere e volere.

Il padre della vittima esprime il suo dissenso, si chiede come sia possibile uccidere un uomo se non si è in grado di intendere e di volere, e chiede l’ergastolo per i criminali.

La scena del crimine

Il focus dell’articolo intende discostarsi dal tragico evento di cronaca nera con una domanda: come può la droga trasformare due giovani ragazzi senza precedenti gravi come Manuel Foffo e Marco Prato, in due killer? Perché va specificato che non si è trattato di un incidente: Foffo e Prato hanno ucciso il giovane Luca Varani con cento colpi tra martellate e coltellate, 20 delle quali alla testa e almeno 30 inferte solo per il gusto di far soffrire la vittima, che poi è morta dissanguata pochi minuti dopo.

Un Crimine cruento e senza pietà per un ragazzo che non poteva difendersi, una violenza esagerata, una scena del crimine degna dei peggiori film dell’orrore.

L'uomo e il mostro nello stesso corpo

Com’è stato possibile? Da dove è arrivata tutta questa malvagità? Alcuni potrebbero dire che i due colpevoli erano sempre stati persone violente, ma dalla semplice violenza a questo c’è molta strada. La psicologia del male, la parte più oscura della nostra anima, è lì dentro di noi rinchiusa nel profondo dell’inconscio: come il signor Hyde, esce dal corpo del dottor Jekyll con una pozione, la droga può tirare fuori la parte peggiore di ognuno di noi. Questo articolo non vuole svincolare i criminali dal loro gesto efferato, vuole solo porre il focus su come alcool e droga alterino la percezione del mondo; sono esperienze che non tutti possono raccontare, solo che le ha vissute può descrivere la distorta percezione della realtà.

La visione delle cose, la mancanza assoluta di senso civile e umano, di responsabilità delle proprie azioni, la droga toglie tutti i freni sociali, tutti gli agenti inibitori liberando la bestia selvaggia, il Mister Hyde che sta dentro di noi.