Si è svolta nella serata di ieri verso le 20.30 una processione con l'urna contenente le spoglie di San Valentino, processione che inaugura una serie di eventi per il festeggiamento del Santo. Infatti dopo la processione, che si è conclusa all'interno del Duomo di terni, si è svolta una veglia, presieduta dal parroco padre Bose, con i fedeli e i tantissimi giovani in rappresentanza delle associazioni cattoliche.
Nella giornata di domenica, invece, sempre al Duomo, a partire dalle 11 è stato celebrato il solenne Ponteficale, presieduto dal vescovo Monsignor Giuseppe Piemontese. Al termine della celebrazione le spoglie del Santo torneranno in processione alla Basilica.
Precedenti trasferimenti delle reliquie
L'ultima volta che le reliquie di San Valentino hanno lasciato la basilica è avvenuto nel 1974, ben 44 anni fa, in occasione del diciassettesimo centenario del martirio. In quell'occasione il vescovo di allora, il monsignor Santo Quadri, fece accogliere le spoglie in quattro parrocchie locali, tra queste anche il duomo.
La prima volta invece in cui venne trasferita o di cui se ne ha testimonianze è nel 1937, quando l'urna venne trasportata dalla Basilica alla Cappella della Misericordia.
Il tragitto della processione dal Duomo alla Basilica
La processione di ritorno dal Duomo alla Basilica ripercorrerà tutte le strade di Terni attraversate all'andata, chiaramente al contrario: da via Papa Zaccaria, poi Via San Valentino, via Menotti Serrati, via Turati, corso del Popolo, via dell’Annunziata, infine via del Vescovado. In tutto circa 1.8 Km, che come all'andata, coinvolgerà centinaia di fedeli, oltre che i sacerdoti della Diocesi, diaconi, le autorità civili, come il Sindaco di Terni Leopoldo Di Girolamo e le forze dell'ordine.
Perché San Valentino è protettore degli innamorati?
Nella storia della Chiesa Cattolica sono stati tanti a portare il nome di Valentino e si hanno documentazioni più o meno certe solo di due. La più fondata sembra essere la storia di San Valentino nato proprio a Terni, l'allora Interamna, che aveva l'abitudine proprio di spingere le coppie a sposarsi e a metter su famiglia. Fu tuttavia decapitato e dunque proclamato martire a causa di un matrimonio che oggi definiremmo "misto" tra una giovane cristiana e un romano pagano.
In un contesto attuale, di precario equilibrio tra popoli, San Valentino oltre ad essere il protettore degli innamorati, rappresenta, come dichiarato dallo stesso parroco della Basilicata di San Valentino, un maestro che ci insegna il valore della vita.