"Non ricordo, avevo preso dei funghi allucinogeni". Come se fosse o potesse essere un attenuante anziché un aggravante, Freilin David Lopez Villa il colombiano di 24 anni catturato stanotte dai carabinieri per rapina e violenza carnale ai danni di una coppietta che si era appartata all'estrema periferia di Milano, ha addotto giustificazioni strampalate. Davanti agli inquirenti ha sostenuto che, al momento dei gravi fatti che gli vengono contestati, sarebbe stato drogato: i suoi ricordi sono o annebbiati, o del tutto assenti.

Non sa dire con certezza cosa abbia combinato lunedì sera: forse la rapina sì, ma la violenza proprio non la ricorda. Ad inchiodarlo però ci sono telecamere, indizi disseminati, l'identikit, i vestiti, le testimonianze. L'indagine lampo segna la fino di incubo per la coppia aggredita, anche se il trauma resterà.

Rapina, violenza e fuga

Lunedì sera una giovanissima coppia di studenti universitari, 22 anni lui e 19 la ragazza, si era appartata in auto alla ricerca di un po' di intimità. Avevano parcheggiato la Fiat Punto alla fine via Peressutti, una strada cieca che finisce nella campagna alla periferia sud di Milano, per stare tranquilli al riparo da passanti, sguardi indiscreti e telecamere.

E invece si è materializzato dal nulla l'aggressore che li ha sorpresi mentre erano in parte spogliati e si è avvicinato armato: solo dopo si è appurato che si trattava di un'arma giocattolo. L'aggressore, prima li ha rapinati di soldi e telefonini, poi pretendeva che andassero a prelevare con il loro bancomat per avere altro denaro, ma la coppia si è rifiutata. A quel punto è scattata la violenza inaudita: li ha fatti scendere dall'auto, portati nel campo, ha picchiato lui, violentato lei e poi è scappato con la loro auto.

Identikit e vistosi segni di riconoscimento

La coppia sotto choc ha attraversato i campi e raggiunto una fermata dell'autobus. Seminudi e coperti solo delle proprie giacche, i due ragazzi sono stati soccorsi da alcuni passanti.

Sono stati portati in ospedale per le cure del caso, quindi sono stati ascoltati dai carabinieri. L'identikit che hanno fornito è stato fondamentale: l'avevano guardato in viso durante il tempo dell'aggressione che è durata a lungo. Hanno fornito dettagli importantissimi, dai vestiti sgargianti, cappellino mimetico e una felpa con inserti catarifrangenti, ai grossi anelli che indossava, ritrovati poi in casa di alcuni parenti dove ha trascorso la notte. La ragazza stuprata l'ha riconosciuto dopo aver visto alcune foto su Facebook. Ma il primo elemento per la cattura è stata la Fiat Punto dei ragazzi con cui era scappato ripresa da alcune telecamere e segnalata da alcuni residenti in una zona non distante.

Il ragazzo che ha precedenti per minacce e porto abusivo di armi, è stato rintracciato in un parco. Anche la localizzazione del cellulare della vittima che il colombiano prima aveva spento e poi ha riacceso ha permesso di individuarlo.

Amnesia da funghi

Quando la scorsa notte è stato fermato verso le due, agli investigatori ha detto di ricordare solo i momenti della rapina, ma non di aver stuprato la ragazza perché prima dei fatti aveva preso funghi allucinogeni in un parco là vicino. Per il pericolo di fuga e reiterazione del reato, sono stati disposti il fermo e la custodia cautelare in carcere del colombiano. Descritto come un balordo, il giovane, che su Facebook ha pubblicato selfie con fucile e mimetica, non fa parte di bande di latinos, è irregolare e senza fissa dimora, vive di espedienti. Di solito dormiva o da parenti o in un sottotetto. I suoi genitori sono in Colombia. Dovrà essere interrogato dal gip, dopo che il pm Luca Gaglio ha chiesto oggi la convalida del fermo.