Una maglietta come simbolo di protesta: questo è stato il gesto del Professor Andrea Cozzo, docente presso la sezione di Lingue e Letteratura greca all'Università di Palermo, che si è presentato in aula con una maglietta recanti le scritte: "Io sono omosessuale" sul davanti e "Siamo tutti omosessuali" sul retro. Questo gesto di protesta sarebbe scaturito dal dissenso dovuto all'annullamento della giornata degli studi intitolata: "Lgbt: richiedenti asilo, orientamento sessuale e identità di genere".

Il professore ha infatti dichiarato che sarebbe inaccettabile da parte dell'Università venir meno a doveri di importante crescita formativa e culturale come ricerca e accettazione di sé. Ha aggiunto inoltre che questo convegno sarebbe stato utile a molti ragazzi o ragazze che ancora non riescono ad accettarsi e a farsi accettare da chi li circonda, partendo dal nucleo familiare, fino ad arrivare a ambienti di studio o di lavoro. Le reazioni dei suoi studenti sono state positive, a supporto di quel docente universitario che stava mandando avanti la sua silenziosa battaglia contro il silenzio forzato su temi di importanza pubblica come quello preso in causa; il professor Cozzo ha dichiarato di aver visto una luce brillare negli occhi dei suoi studenti omosessuali dichiarati, come se si sentissero compresi e per una volta meno soli.

Per essere meno soli

A molti ragazzi e ragazze capita di sentirsi inadeguati con se stessi, con il proprio corpo, talvolta anche con l'orientamento sessuale che la società, o perfino la religione, ritiene più 'giusto'. Da questa sensazione nascono ansie e timori nei confronti degli altri e una guardinga circospezione nel cercare di scoprire se stessi, il proprio corpo e perfino il proprio orientamento. Spesso queste persone sono accompagnate dall'ideologia che si è instaurata negli anni la quale vede l'orientamento sessuale come una cosa determinante della persona, così come lo è il colore della pelle: "Se sei gay sei diverso, se sei nero sei comunque diverso". Questa ideologia, benché si stia lentamente attenuando nel tempo, rimane comunque presente come un'aura attorno a ciò che viene considerato fuori dai canoni dell'ordinario. Oggi giorno, sono stati creati molti centri d'ascolto e comunità di supporto, per aiutare coloro che sono ancora in cerca di capire o di accettarsi, cercando di ricostruire la propria identità e coscienza di sé, con il fine di riappacificarsi con se stessi e con il proprio corpo, comprendendosi e soprattutto accettandosi.