Ad Angri, provincia di Salerno, va in scena, anzi andrà in scena salvo passo indietro, una storia da medioevo. Le aperture di Papa Francesco verso i credenti omosessuali rimangono per qualcuno lettera morta. Ha suscitato indignazione, su più fronti, la manifestazione-convegno programmata per il prossimo 29 maggio. Partirà da una testimonianza particolare, quella di Daniel Mattson, autore di un libro autobiografico che sostiene una tesi specifica: l'omosessualità è una malattia, si può curare.

Fin qui poco da replicare: tutti hanno diritto ad esprimere tesi e opinioni, sia pur negazioniste in materia di identità sessuale.

Altri sono i risvolti della faccenda. Ad esempio la presenza al tavolo dei relatori di Monsignor Giuseppe Giudice, il Vescovo della Diocesi Nocera-Sarno. Roba che ha destato scalpore, provocando l'amarezza di tanti, cattolici compresi. E c'è anche un risvolto per così dire politico: la manifestazione gode dell'appoggio del vice sindaco di Angri, vicino alle associazioni che hanno organizzato il tutto.

Il duro intervento dell'Arcigay

Il tam tam di Facebook ha innescato tantissime reazioni col trascorrere delle ore. Dura la presa di posizione dell'Arcigay e di altre associazioni: ad alta voce, in primis, hanno chiesto l'intervento di Cosimo Ferraioli, sindaco di Angri, oltre a sollevare pesanti interrogativi sulla scelta del Vescovo di presenziare e intervenire all'appuntamento del 29 maggio.

Tra i tanti commenti del web, qualcuno ha sollevato perplessità in più: nella Diocesi Nocera-Sarno c'è un parroco indagato a Nocera Inferiore per voto di scambio e, secondo le rivelazioni del dossier presentato da Francesco Mangiacapra negli ambienti curiali alti di Napoli, ci sarebbero almeno un paio di sacerdoti in odore di scandali a sfondo sessuale.

Insomma per tanti motivi è parsa quanto meno fuori luogo l'adesione del Vescovo ad una manifestazione che ha tratti medievali e assai discutibili sotto tutti i punti di vista. C'è chi ha pensato di organizzare una protesta per il 29 e chi invece ha ipotizzato di invitare Striscia la Notizia, visto che l'evento di Angri da oggi è diventato fatto di portata nazionale.

Il Vescovo cosa deciderà? Marcia indietro oppure coraggiosa partecipazione ma per evidenziare una posizione diversa rispetto a quella degli organizzatori? Aspettiamo il 29 per saperlo, senza pregiudizi.