Sabato 9 giugno 2018, avrà luogo il Roma Pride, organizzato dal Coordinamento Roma Pride, secondo il motto "Brigata arcobaleno, la liberazione continua". La manifestazione ha lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica su temi cari alla comunità LGBT e a chiunque abbia a cuore il concetto di libertà di esprimersi e di essere. La parata ha avuto origine dai moti di Stonewall, organizzati da un gruppo di persone emarginate poichè considerate fuori dalla normalità per motivi etnici, religiosi, di orientamento sessuale e che lottarono coraggiosamente per affermare i propri diritti.
I temi del Roma Pride 2018
I partecipanti del Roma Pride sfileranno per chiedere un superamento dello schema che anima la civiltà occidentale, conseguentemente ad una storia influenzata soprattutto dal cattolicesimo e da altre tradizioni radicate.
Verrà rivendicata la libertà di autodeterminazione del singolo individuo, che dovrebbe essere libero di esprimersi senza pregiudizi della società. Si chiederà anche una legislazione che riconosca il diritto al matrimonio e alla genitorialità per ogni coppia e famiglia.
Il movimento chiederà, infatti, anche una riforma del diritto di famiglia che vada in questa direzione, portando l’Italia a livello di altri Stati europei sul piano sociale.
Verrà portato all’attenzione generale anche il tema della denuncia di ogni forma di discriminazione, a cui sono purtroppo particolarmente soggetti le persone transessuali. Lo stesso si potrebbe dire degli omosessuali, costretti spesso ad autoghettizzarsi in locali cosiddetti “per gay” allo scopo di trascorrere una tranquilla serata col proprio partner senza ricevere occhiatacce o peggio, come ci ha tristemente più volte raccontato la cronaca italiana.
La parata quest'anno sarà dedicata ai partigiani e alle partigiane che lottarono e morirono contro i regimi totalitari per regalarci la libertà di cui oggi disponiamo e che purtroppo spesso si dà per scontata. Questa scelta in contrapposizione ad una campagna elettorale che Amnesty International ha definito "intrisa di odio" non solo razziale, ma anche contro ogni minoranza in generale.
L’orgoglio arcobaleno dopo le dichiarazioni del ministro Fontana
Il ministro Fontana, neo eletto, ha dichiarato l’inesistenza delle famiglie arcobaleno per la legislazione italiana e affermato che l’unica famiglia esistente è quella formata da un uomo e una donna. Su tale affermazione si trova il disappunto di tanti tra cui la presidentessa dell’associazione Arcigay, visto anche il crescente numero di sentenze che hanno riconosciuto alla nascita i figli di coppie omosessuali. Ovviamente, dopo affermazioni così forti il Roma Pride del 2018 avrà una simbologia ed una importanza ancora maggiore.
Matteo Salvini ha fermato le polemiche sulle affermazioni di Fontana dichiarando che le idee espresse dal ministro sono opinioni personali che esulano dal compito a cui è stato chiamato e rassicura promettendo che non verranno modificate leggi già esistenti in questo senso.