Sono trascorsi più di 6 anni da quando, Roberta Ragusa, in una fredda notte di gennaio, è sparita nel nulla dalla sua casa di Gello di San Giuliano Terme (provincia di Pisa). Le indagini hanno portato alla condanna per omicidio e distruzione di cadavere del marito Antonio Logli. L'uomo, 55 anni, in questi giorni è stato protagonista della seguita trasmissione di Rete Quattro, ''Quarto Grado'', e ha voluto raccontare la sua verità.
Troppe incongruenze
Logli, condannato anche in appello a 20 anni di reclusione, è convinto che nelle ricostruzione fatta dai giudici ci siano troppe incongruenze, troppe cose che non tornano.
Durante la lunga intervista, ha ribadito la sua innocenza. "L'ho tradita con un'altra donna - ha ammesso - e per questo potete anche ammazzarmi ma - ha continuato - non ho mai fatto del male: né a Roberta né a nessun altro".
Antonio Logli, ha inoltre spiegato che, la scomparsa di Roberta, ha provocato a lui ed ai loro due figli un dolore lancinante. "La cosa che più mi fa male - ha spiegato l'uomo - è il non sapere dove sia Roberta. Per noi, lei è viva, non può essere morta". Poi, descrivendo il suo rapporto con la moglie, ha detto, prima di ribadire la sua innocenza: "Eravamo una coppia serena, non litigavamo mai".
La sera della scomparsa
Ad un certo, l'intervista si è concentrata inevitabilmente sulla notte tra il 12 e il 13 gennaio 2012: la notte della scomparsa.
Logli ha raccontato quello che si ricordava di quella serata che sembrava tanto simile a tante altre. Roberta, ha spiegato, era davanti alla tv e stava scrivendo la lista della spesa. Lui, invece, dopo un po' è andato a dormire.
Secondo un testimone, Loris Ghezi, però le cose sono andate diversamente. Ghezi, infatti ha sempre sostenuto di aver sentito la coppia litigare e di aver visto Logli strattonare Roberta Ragusa e poi obbligarla a salire sulla loro auto.
In proposito, Antonio Logli ha ribadito la sua versione: "Mi spiace per Loris" ha detto "ma io, quella notte, non ho preso l'auto". L'uomo ha poi domandato "Se davvero, quella sera, io e mia moglie avessimo litigato animatamente perché i nostri figli non hanno sentito nulla?"
Le reazioni dopo l'intervista
L'intervista di Antonio Logli ai microfoni di Quarto Grado non è certamente passata inosservata e ha scatenato diverse polemiche.
Una cugina di Roberta Ragusa, Maria, ha dichiarato nel corso di una telefonata a ''La Vita in Diretta'': ''Ho ascoltato le parole di Logli e già dopo le prime battute, patetiche e squallide, avrei voluto cambiare canale". Poi ha concluso: "la condanna in appello già dice tutto, non c'è bisogno di aggiungere altro":