Non sappiamo cosa Prabhu Ramamoorthy abbia pensato in quel momento, se sia stato mosso da un raptus improvviso o dall’assurda convinzione di passarla liscia. Di certo quello che ha combinato il 35enne indiano lo scorso 3 gennaio su un aereo di linea che lo stava portando, insieme alla moglie, da Las Vegas a Detroit ha dell’incredibile.
L’uomo, in possesso di un permesso di soggiorno per lavoro negli Stati Uniti, incurante della consorte che gli era seduta accanto e in quel momento dormiva beatamente, ha iniziato a molestare durante il volo l’altra sua vicina di posto, una ragazza di 22 anni, anch’ella addormentata, allungando le mani su di lei: un comportamento folle che ora potrebbe anche costargli il carcere a vita, viste le leggi severe vigenti in quelle zone degli Stati Uniti, contro chi si macchia di reati di abusi sessuali.
Le molestie sulla vicina di posto in aereo, mentre la vittima dormiva profondamente
L’uomo, infatti, non si sarebbe accontentato di ammirare la bella ragazza seduta accanto a lui, su quell’aereo della Spirit Airlines, ma ha ripetutamente palpeggiato il seno della vittima, arrivando anche a metterle le mani nei pantaloni.
Non si capisce come potesse pensare di farla franca in una situazione simile: come facilmente prevedibile, dopo aver subito le molestie per un breve lasso di tempo, forse pochi minuti, la vittima si è improvvisamente svegliata, con i vestiti slacciati, mentre la mano del suo vicino di posto continuava a toccarla.
Spaventata dall’accaduto ha chiesto subito soccorso al personale di bordo per fermare il malintenzionato, attirando l’attenzione di tutti i presenti sul volo. Il resto del viaggio è stato un incubo per il molestatore che ha dovuto subire i duri commenti dei passeggeri, imbestialiti per quanto era successo, e l’ancor più feroce sguardo della moglie.
L’assurda linea difensiva seguita da Prabhu Ramamoorthy durante il processo
Una volta atterrato a Detroit, sono subito scattate le manette per il molestatore. Il processo, svoltosi in questi giorni, si è concluso con una condanna per abusi sessuali per l’uomo. Tuttavia bisognerà attendere il 12 dicembre per conoscere l’entità della pena a lui inflitta, che potrebbe anche consistere nell’ergastolo.
Di certo durante il dibattimento Prabhu Ramamoorthy non ha usato una linea difensiva brillante: inizialmente è arrivato a raccontare ai giudici di aver agito mentre dormiva profondamente e non poteva rendersi conto di quello che stava combinando. Poi, visti gli scarsi risultati ottenuti da questa prima versione, ha confessato le molestie, aggiungendo però, quasi a voler sminuire i suoi gravissimi atti, di non essere riuscito a portarle a termine sino in fondo perché la vittima si è svegliata.
Una difesa così assurda non ha di certo aiutato Prabhu a sfuggire alla legge americana: dopo cinque giorni di processo e tre ore di discussione i giudici hanno stabilito che l’indiano meritasse il carcere. Non si sa invece nulla di come la moglie abbia reagito a tutta questa vicenda, perdonando il marito oppure cacciandolo di casa.