Un’intera generazione di ciclisti ha pagato e continua a pagare ancora oggi gli eccessi degli anni ’90, un’epoca in cui il doping avvelenava lo sport su due ruote. Non sfugge all’elenco di campioni “maledetti”, che conta molti malati di depressione, suicidi o morti di overdose, nemmeno Jan Hullrich, vincitore del Tour de France nel 1997, che vanta nella sua carriera anche una Vuelta di Spagna, un oro e un argento olimpico oltre a due titoli mondiali nella cronometro.

L’ex stella del Ciclismo si troverebbe ora in stato di arresto dopo che giovedì mattina è stato fermato con l’accusa di tentato omicidio e violenza nei confronti di una prostituta di alto bordo, con cui si stava intrattenendo in una suite di un hotel di lusso a Francoforte.

L’arresto dopo gli abusi e il tentativo di strangolamento a Francoforte

Tutto è cominciato verso le sette di mattina, quando una donna scappa urlando per i corridoi del Rocco Forte Villa Kennedy, un rinomato cinque stelle da 400 euro a notte. Si tratta di una prostituta che sta fuggendo dalla suite in cui ha appena subito un tentativo di violenza. A compierlo sarebbe stato Ullrich che gli uomini della sicurezza dell’albergo hanno ritrovato ubriaco ed in stato confusionale.

Successivamente L’ex ciclista è stato viene positivo all’alcool e a non meglio precisati stupefacenti. Secondo una prima ricostruzione il tedesco avrebbe cercato di strangolare le sua vittima che è stata subito ricoverata in ospedale.

Ora Ullrich rischia di essere incriminato per una serie di accuse che vanno dalla violenza carnale al tentativo di omicidio in quella che rischia di diventare l’ennesima tappa di una corsa verso l'autodistruzione cominciata quando, ormai a fine carriera, confessò di aver fatto uso di steroidi, Epo e trasfusioni, come molti suoi colleghi dell’epoca.

Jan Ullrich, un campione in 'caduta libera'

Da allora sono stati numerosi i giorni da dimenticare per Ullrich: dalla squalifica postuma nel 2012, quando ormai si era ritirato, ai diversi tentativi di rientrare nel mondo del ciclismo, sempre con scarso successo. In quegli anni il suo nome, troppo legato al periodo più nero per lo sport su due ruote, ha improvvisamente perso di prestigio ed anche la sua biografia è stata un insuccesso analogamente ai tentativi di creare un’impresa per produrre biciclette con il suo nome.

Anche la vita privata è stata ricca di momenti bui con due separazioni e quattro figli affidati alle madri e le dipendenze da alcool, psicofarmaci e cocaina.

L’ultimo episodio di cronaca che lo riguardava risale ai primi di agosto quando ha cercato di partecipare ad una festa dell’attore Til Scwheiger a Maiorca scavalcando la recinzione della sua villa. Ne è seguita una rissa con l’arresto ed il rimpatrio in Germania dopo essersi scusato pubblicamente con la promessa di iniziare un percorso di cure per disintossicarsi e poter così rivedere i propri figli senza provare vergogna.

Proprio la notte prima di entrare in clinica Ullrich avrebbe organizzato il festino finito male. Sono sempre più lontani i tempi in cui il campione di Rostock combatteva con Marco Pantani per conquistare la vittoria del Tour de France.