Un Terremoto di magnitudo 3.1 della scala Richter è stato registrato dalla Sala Sismica di Roma dell'INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia) alle 12:35 (ora italiana). Secondo quanto riferito dalle prime stime analizzate dagli scienziati la scossa avrebbe avuto il suo esatto epicentro 1 chilometro a nord di Rocca di Botte, piccolo borgo di circa 880 residenti in provincia dell'Aquila.

L'evento avrebbe avuto un ipocentro abbastanza superficiale, a soli 9 chilometri di profondità. Proprio per questo motivo sarebbe stato distintamente avvertito dalla popolazione dei comuni più vicini, fra cui Rocca di Botte, Oricola, Pereto e Carsoli in Abruzzo; Camerata Nuova, Arsoli, Cervara di Roma, Manaro Equo, Roviano, Agosta, Riofreddo, Anticoli Corrado, Vallinfreda, Cineto Romano, Rocca Canterano, Vivaro Romano, Saracinesco e Canterano nel Lazio.

L'EMSC (Centro Sismologico della zona Euro-Mediterranea) diffonde gli stessi identici dati, sia sulla magnitudo dell'evento, sia sulla profondità di esso.

Non sono stati segnalati danni a cose o persone.

La scossa di terremoto potrebbe essere correlata alla violenta sequenza sismica del Centro Italia

Pur avendo interessato una zona dell'Appennino dell'Italia Centrale non è determinabile, soprattutto nell'immediato, se si possa trattare di un evento correlabile ala lunga sequenza sismica cominciata ormai il 24 Agosto 2016 con il tremendo terremoto di magnitudo 6.0 che colpì e distrusse Amatrice, provocando 299 vittime. In effetti quello dell'Appennino Centrale è un quadro molto complesso da analizzare dal punto di vista delle faglie e dei sistemi di faglie attivi lungo la catena montuosa più lunga e antica della nostra penisola, che si estende praticamente dalla Liguria fino alla Calabria.

Ad ogni modo difficilmente potrebbe avere a che fare con le scosse di Agosto, Ottobre 2016 e Gennaio 2017, anche se si aspettano conferme ufficiali da parte degli esperti competenti in materia.

Non molto lontano da Rocca di Botte c'è Avezzano, epicentro del devastante terremoto di magnitudo 7 del 13 gennaio 1915

Vicino all'epicentro della lieve scossa di oggi, a solo una trentina di chilometri di distanza, sorge la città di Avezzano, colpita il 13 gennaio 1915 da uno dei più devastanti terremoti della nostra storia contemporanea. Il sisma di magnitudo 7.0 della scala Richter rase al suolo la città, provocando oltre 30 mila morti.