Quella che arriva dall'Australia è una notizia che sta facendo davvero discutere, in quanto il governo vorrebbe abbattere due milioni di gatti selvatici. Questo perché, spiegano dalla "terra dei canguri", quest'animale non è autoctono dell'Australia ed, essendo un predatore, minaccia altre specie che caratterizzano il continente, come ad esempio uccelli o rettili. Sono troppi quindi.
Ce ne sarebbero, secondo le prime stime, dai due ai sei milioni di esemplari. I gatti avrebbero causato l'estinzione di 20 su 30 mammiferi. Ovviamente, dopo la decisione del governo non sono mancate le critiche, venute anche da alcuni vip come Brigitte Bardot, che ha definito tale decisione con l'epiteto di "genocidio animale".
Il commissario per le specie minacciate: 'I gatti sono una minaccia reale'
Gregory Andrews, che è commissario proprio per la tutela delle specie minacciate da estinzione, ha dichiarato senza giri di parole che i gatti sono una minaccia per le specie australiane. Intervistato dal quotidiano Sydney Morning Herald, Andrews ha dichiarato che ora come ora è necessario prendere delle decisioni definitive, in modo da poter salvare quante più specie minacciate possibile.
E una delle soluzioni previste è proprio quella dell'abbattimento dei gatti selvatici. I felini, sempre secondo quanto si apprende dai media australiani, verrebbero uccisi somministrandogli delle salsicce avvelenate. Il quotidiano italiano Repubblica riporta delle stime apparse sul New York Times, le quali riferiscono che in Australia ci sarebbero ben 100 gatti per chilometro quadrato. Il governo avrebbe già tentato di fermare la loro crescita, ma fino ad ora senza successo. Già dal 2015, a quanto sembra, l'esecutivo voleva abbattere due milioni di esemplari.
L'ecologo Tim Doherty contesta la decisione
Sulla vicenda, che ha scosso l'opinione pubblica mondiale, è intervenuto anche l'ecologo Tim Doherty, il quale ha spiegato alla stampa che i gatti sono sì un pericolo per le specie australiane, ma sterminarli non comporterà necessariamente la salvezza di uccelli, mammiferi e rettili.
Per Doherty quindi si potrebbe evitare di uccidere cosi tanti animali e si potrebbero studiare misure alternative. Non si sa, inoltre, come questi animali siano arrivati sul continente australiano. Sicuramente il dibattito continuerà nelle prossime settimane, e non sono esclusi colpi di scena. Le autorità comunque rimangono ferme sulle posizioni assunte in merito alla questione gatti selvatici, e sottolineano ancora una volta come questo non sia un provvedimento anti animalista, ma ha il solo scopo di proteggere le specie autoctone.