"Mi dispiace per il raduno, non ci posso venire più: ho ucciso mia moglie. Addio, addio a tutto, scusatemi tutti". Un messaggio vocale inviato su Whatsapp, ieri, 1 aprile, a un caro amico organizzatore di raduni di moto: sulle prime sembrava solo uno stupido scherzo, un pesce d'aprile. E invece, mentre Filippo Marraro, 51 anni, registrava l'audio, ai suoi piedi in una tenuta di campagna di Catenanuova, paese di 5.000 abitanti in provincia di Enna, c'era l'ex moglie, Loredana Calì, 40 anni, morta.

L'aveva appena uccisa con due colpi di pistola, mentre i loro due figli erano altrove: la prima, di 18 anni, in gita scolastica in Puglia, il secondo, di 12 anni, a scuola. Subito dopo, ha chiamato i familiari della donna: "Andatevela a prendere, morta". Poi ha avuto anche il tempo di cambiare il suo stato su Facebook definendosi vedovo.

La trappola nelle campagne di Enna

Ieri mattina alle otto, Filippo Marraro ha telefonato all'ex moglie da cui era separato da un anno, chiedendole un incontro. Diceva di voler parlare civilmente con lei dell'affidamento dei figli, ma era una trappola: aveva una pistola calibro 38 special detenuta illegalmente.

Loredana, che aveva accompagnato il figlio maschio a scuola e si accingeva a raggiungere uno studio professionale dove aveva trovato lavoro per rendersi autonoma, purtroppo ha accettato: lui è passato a prenderla in auto sotto casa della madre di lei dove la donna abitava con i due figli dopo la separazione. L'ex suocera ha anche visto che Marraro la stava portando via ma, non presentendo un pericolo, non ha avvisato le forze dell'ordine. Marraro l'ha portata proprio nella tenuta di campagna dei genitori di lei. E' sorta una lite e lei non ha potuto neanche tentare di allontanarsi: lui le ha sparato due colpi di pistola in pieno petto. Poi, mentre la donna giaceva a terra esanime, ha avvisato l'amico e i familiari della vittima.

Su Facebook: 'La vendetta è un piatto freddo'

"Sono una persona seria, buono": così Marraro si è presentato sulla community Facebook 'Incontri Speciali' qualche giorno prima di commettere il femminicidio. E sul social, dopo il delitto, con cinica freddezza ha scritto che la vendetta è un piatto freddo e "più è freddo e più si gusta".

Non ammetteva che Loredana lo avesse lasciato dopo 18 anni di convivenza e potesse avere altre frequentazioni. Ed è stato lui stesso a chiamare i carabinieri, convinti ora che abbia premeditato tutto: c'erano state minacce al telefono e in rete. Ma prima di lasciarsi prendere, è andato a scuola del figlio di 12 anni e lo ha avvisato che aveva ucciso la mamma. L'adolescente, sotto shock, ha preso il motorino e ha vagato per ore.

Quindi, ha chiamato la figlia più grande, in gita, per dirle che era rimasta orfana. Ha avuto il tempo di parlare con una vicina di casa, "Filippo Marraro non passa per cornuto" le ha detto, ed è andato a casa a farsi una doccia per prepararsi all'arresto. Ha portato i militari tra le sterpaglie dell'autolavaggio di sua proprietà dove aveva nascosto l'arma del delitto e ha detto: "E' giusto pagare per quello che ho fatto".

Dopo l'interrogatorio in caserma, sono emersi dettagli ancora più inquietanti. Agli inquirenti ha rivelato che la povera Loredana, che sembra fosse in ginocchio davanti a lui, l'ha supplicato di perdonarla per averlo lasciato e di risparmarle la vita. Lui, invece, le ha risposto che era ormai troppo tardi, e le ha sparato due colpi perché non era sicuro che fosse morta.

In questa storia atroce, ci sono due figli rimasti orfani di madre e un ragazzo di 27 anni, che Marraro aveva avuto da un precedente matrimonio, rimasto senza padre.

Enna, tragedia evitabile

Nel piccolo centro sotto choc, in molti hanno riferito che Marraro meno di un mese fa, aveva pestato un compaesano trovato a passeggio con Loredana. Un episodio che non era stato denunciato, anche se la vittima era stata dai carabinieri.

Più di tutti, a rammaricarsi è don Nicola Ilardo, da tre anni parroco dell'unica chiesa di Catenanuova. Non conosceva Marraro di persona, ma in paese si sapeva che aveva preso male la separazione ed era sempre più ossessionato dall'ex moglie: una tragedia evitabile per il prete, se solo Loredana avesse parlato. Il sindaco di Catenanuova, Carmelo Giancarlo Scravaglieri, che ieri con don Nicola ha organizzato una fiaccolata, nel giorno dei funerali proclamerà il lutto cittadino.