La sua fuga è durata sei ore durante le quali si è spostato da Nuoro, dove tutto è accaduto ieri pomeriggio, a Sassari: poco più di un centinaio di chilometri percorsi a bordo della sua auto per sfuggire alla giustizia, lui che avrebbe dovuto rappresentarla. È stato arrestato dai carabinieri Ettore Sini, 49 anni, l'agente di polizia penitenziaria originario di Bono, in provincia di Sassari, che ieri pomeriggio ha ucciso a colpi di pistola la sua ex moglie, Romina Meloni, anche lei di 49 anni, e ferito gravemente il nuovo compagno, il coetaneo Gabriele Fois, operaio nuorese.
Armato, l'uomo si è introdotto nell'abitazione della donna a Nuoro e ha sparato. Si allunga drammaticamente la lista di donne uccise in un Paese in cui la questione femminile è diventata più di un'emergenza: in Italia, ogni 72 ore è uccisa una donna.
Femminicidio, agguato in casa
La storia di Romina Meloni è simile a quella di tante altre donne: un matrimonio fallito alle spalle, separata già da tempo, si era faticosamente ricreata una vita a sua misura ed era andata a vivere da appena un mese con il nuovo compagno in una casa di via Napoli, alla periferia di Nuoro. Originaria di Ozieri, cittadina in provincia di Sassari, faceva l'operatrice ecologica ed era impegnata nella Protezione Civile. Conoscenti e colleghi di lavoro hanno raccontato che, malgrado avesse voltato pagina, il suo sguardo appariva negli ultmi tempi offuscato perché l'ex marito, agente della polizia penitenziaria nel vicino carcere di massima sicurezza di Badu 'e Carros, la perseguitava: la seguiva mentre era al lavoro, spesso le compariva davanti all'improvviso in strada.
Lei non si sentiva sicura e si era messa in malattia.
Ma mai Romina avrebbe potuto immaginare quel che purtroppo è accaduto: ieri in un tranquillo pomeriggio domenicale, poco dopo le 16:30, Ettore Sini si è presentato armato nella casa della coppia. Da una prima ricostruzione dei fatti, sembra che sia avvenuto tutto nel giro di pochi minuti: l'uomo avrebbe sfondato la porta con un calcio per poi aprire il fuoco con una pistola che non sarebbe quella d'ordinanza.
Ha colpito prima l'ex moglie che è stata raggiunta alla nuca, ed è morta probabilmente sul colpo. Quindi, Sini ha preso di mira anche il compagno della donna che aveva cercato di proteggerla: Gabriele Fois è stato raggiunto da almeno quattro colpi sparati alla testa e alle gambe.
Nuoro, fuga dell'agente carcerario all'arrivo dei soccorsi
Sono stati alcuni inquilini del palazzo di via Napoli, allertati dalle urla e dai colpi di pistola, a chiamare i carabinieri e il 118. I soccorritori hanno cercato inutilmente di rianimare la donna trovata in un lago di sangue, mentre il suo compagno è stato trasportato in gravissime condizioni all'ospedale San Francesco dove è ricoverato nel reparto di rianimazione. Intanto, all'arrivo dei militari del Nucleo investigativo provinciale, Sini era fuggito a bordo della sua Panda Rossa facendo perdere le tracce.
È partita una caccia all'uomo da parte dei carabinieri della compagnia di Nuoro congiuntamente agli agenti di polizia. La fuga dell'agente di polizia penitenziaria è finita ieri in tarda serata quando è stato arrestato dai carabinieri di Sassari.
Gli inquirenti stanno cercando di capire perché l'uomo sia arrivato a sorpresa a casa dell'ex moglie armato di una pistola con cui avrebbe fatto fuoco all'istante sulla donna e sul nuovo compagno.
Probabilmente il movente è quello che accomuna tanti femminicidi: non sopportava che l'ex moglie avesse una nuova relazione, e che avesse avviato una convivenza. Però carabinieri e polizia non avevano mai avuto notizia dei rapporti di Romina Meloni con l'ex coniuge: non risulta esserci nessuna denuncia a carico della guardia penitenziaria. Forse Romina non aveva mai trovato il coraggio di denunciarlo temendo il peggio.