Messina, 7 marzo - Questa mattina una giovane ragazza è stata rinvenuta senza vita all'interno della sua camera da letto. L’allarme è stato lanciato dai genitori della vittima che dalla serata di ieri avevano provato a contattarla telefonicamente, ma non avevano mai avuto alcuna risposta. Tempestivo l’intervento delle Forze dell'Ordine e del personale medico sanitario del 118 che ha dovuto dichiararne il decesso. La Polizia, durante il corso delle indagini, dopo aver ascoltato diverse testimonianze, ha fermato il fidanzato 26enne della ragazza.

Massacrata di botte dal fidanzato

Nella mattinata odierna, a Messina, precisamente a Santa Lucia sopra Contesse, presso l’abitazione della stessa vittima, è stato rinvenuto il cadavere della giovane Alessandra Musarra, originaria di Messina.

Durante il sopralluogo effettuato, gli agenti di polizia hanno rinvenuto il cadavere di Alessandra riverso in una pozza di sangue sul suo letto. Dalle prime indagini, secondo quanto dichiarato dalle fonti locali, la ragazza sarebbe stata uccisa dopo esser stata massacrata di botte. Gli inquirenti, una volta giunti sul luogo del delitto, hanno proceduto alla raccolta delle varie informazioni, di tutti gli indizi e delle testimonianze di amici parenti e vicini di casa, ed i primi sospetti sono ricaduti proprio sul fidanzato di Alessandra che nell'immediato è stato intercettato. La vittima, secondo alcune fonti, nei giorni precedenti aveva pubblicato dei post su Facebook attinenti al tema della violenza sulle donne.

La Polizia, tempestivamente ha fermato il giovane fidanzato di Alessandra, che inizialmente si era dichiarato innocente ma successivamente, dopo un interrogatorio della durata di alcune ore svolto presso la Questura di Messina ha confessato di esser stato lui a commettere il brutale femminicidio della ragazza.

La confessione del carnefice

Il giovane assassino, Christian Ioppolo, anche lui originario di Messina, attualmente in stato di fermo, ha confessato, in presenza del suo legale Alessandro Billè, di aver ucciso la sua fidanzata, ma, secondo quanto dichiarato dalle fonti giornalistiche locali, non avrebbe ancora rivelato il movente che lo avrebbe spinto a commettere il massacro nei confronti della giovane Alessandra.

Nel dettaglio, l’unico fattore che il ragazzo avrebbe raccontato riguarderebbe una lite per futili motivi di gelosia scoppiata la sera precedente

Secondo quanto dichiarato dai media locali, il giovane carnefice in seguito alla confessione avvenuta nel primo pomeriggio odierno, è stato condotto presso la casa circondariale di Gazzi, accusato di omicidio. Nel frattempo, gli agenti della Polizia scientifica stanno effettuando tutti i controlli necessari all'interno dell'abitazione dove è stato rinvenuto il cadavere di Alessandra.