Dopo il rifiuto dell'Italia, in queste ore la nave appartenente alla Sea Eye, ong tedesca, si sta dirigendo verso Malta con la richiesta di far scendere le 64 persone che si trovano a bordo. Il Ministro Salvini, che ha da subito negato lo sbarco, è stato preso di mira da tutti coloro che sono invece a favore.

Salvini attaccato

Dopo il secco no, sono stati molti quelli che hanno iniziato ad insultare il vicepremier Matteo Salvini.

Si afferma infatti che, ancora una volta, ha messo a rischio la vita delle persone sulla nave solamente per i consensi politici, senza pensare ai bisogni delle persone che si trovano in mare.

La proposta del Ministro di far scendere donne e bambini è stata seccamente rifiutata dalla ong che afferma la non volontà di queste persone di separarsi dai padri e mariti.

Da parte sua Matteo Salvini si difende e su Facebook afferma che anche questa volta in Italia ci saranno i porti chiusi e che non ci sarà alcuna possibilità di sbarco. Questo principalmente per difendere i confini italiani, troppe volte diventati il punto d'accesso di criminalità più o meno organizzata.

Malta, la nuova rotta

La nave Ong al momento si dirige verso Malta dove, molto probabilmente, cercherà di chiedere il porto sicuro e, di conseguenza, la possibilità di far scendere le circa 60 persone coinvolte. Spetterà al Governo maltese la difficile decisione: se i migranti dovessero scendere si chiuderà anche questo capitolo della crisi migratoria ma, se dovesse essere rifiutata questa richiesta, allora si andrà avanti con una polemica che coinvolgerà, nuovamente, l'intera Unione Europea.

Il fatto

Dopo aver salvato, nei giorni scorsi, 64 migranti e dopo aver passato in mare nottate burrascose, la Alan Kurdi, nave appartenente alla Sea Eye, è arrivata inizialmente al porto di Lampedusa. Proprio qui è stata chiesta la possibilità di far scendere le persone a bordo ma è stata negata ogni possibilità di sbarco.

Il vicepremier Salvini ha diffidato la nave ad entrare in acque italiane affermando che ha messo in pericolo la vita di sessanta persone per scopi puramente economici e che lui, in rappresentanza del popolo italiano, non ha alcuna intenzione di farsi carico di questo problema. Questa volta anche la Farnesina si è schierata immediatamente dalla parte del Governo prendendo immediatamente i contatti con Berlino per cercare di risolvere velocemente la situazione.

La nave, afferma la Farnesina, non ha rispettato nessuna norma, né quelle di sicurezza né il contrasto all'immigrazione clandestina dirigendosi verso un porto lontano rispetto a molti altri trovati sulla sua rotta. Questo è uno dei motivi principali per cui è stata negata ogni possibilità di entrata nei porti italiani.