Sono ore di dolore per una Parigi fin troppe volte colpita nel cuore. Da ieri un enorme cicatrice deturpa il suo volto elegante e signorile: la guglia ed il tetto di Notre Dame non esistono più.

Incendio, dolore, incredulità

E' ancora difficile capire come andrà avanti la capitale francese senza uno dei suoi simboli chiave: la guglia ha da sempre rappresentato il punto d'orientamento per milioni di turisti, intenti ad ammirarla al sorgere del sole o al tramonto. Da ieri sera, purtroppo, Parigi ha cambiato in modo radicale il suo skyline e ci vorrà molto tempo prima di ritornare alla normalità.

Durante il pomeriggio del 15 aprile un vasto incendio è scoppiato in uno dei luoghi simboli di Parigi divampando fino a causare il crollo della guglia e della struttura in legno. Dalle prime ricostruzioni il fuoco sembrerebbe scaturito da un corto circuito. Le immagini della cattedrale in fiamme hanno tenuto con il fiato sospeso non solo i francesi ma anche le altre nazioni che ascoltavano, col cuore a pezzi, il susseguirsi di notizie pessime. Nel giro di poche ore tutto il mondo abbracciava simbolicamente i parigini scesi in piazza a pregare.

L'alba di oggi ha mostrato al mondo intero ciò che era rimasto di uno dei simboli del patrimonio UNESCO: fortunatamente si sono salvati i due campanili e la struttura dell'intera chiesa sembra reggere bene ma ci vorranno anni prima di rivedere Notre Dame nel suo splendore.

I festeggiamenti dell'Isis

Non appena la notizia si è diffusa, in molti hanno pensato ad un attacco terroristico in una Parigi fin troppe volte colpita. Anche se, sin dall'inizio, si è parlato di cortocircuito, si aspettava inconsciamente una rivendicazione che, fortunatamente, non è mai arrivata.

Ciò che si è palesato, però, è stato un moto di esultanza da parte dei sostenitori dell'Isis che hanno visto l'incendio come una giusta e dovuta punizione inflitta ad un popolo di infedeli.

Il fatto che sia capitato a pochi giorni dalle festività pasquali e che sia andato in fumo uno dei luoghi simbolo della cristianità francese, ha provocato ilarità nel mondo dell'estremismo islamico.

Macron e la promessa di ricostruire

Il presidente francese Macron ha promesso alla popolazione di ricostruire Notre Dame nel giro di cinque anni.

La cattedrale sarà ancora più bella rispetto alla parte che da ieri non esiste più. L'incendio, secondo il presidente, è solamente una prova per testare la forza dei parigini che, pur combattendo da anni contro chi li vuole buttare a terra, continuano sempre a rialzarsi.

Il discorso alla popolazione arriva dopo le foto che ritraggono un Macron attonito davanti alle fiamme che avvolgevano la cattedrale. Proprio ieri, infatti, si è dimostrato un ottimo condottiero capace di guidare la sua nazione verso una rinascita.