Un terribile incendio ha colpito il principale luogo di culto francese: la cattedrale di Notre-Dame. Dopo tantissimi anni, uno dei monumenti più visitati e più apprezzati al mondo è stato danneggiato sotto gli occhi attenti e sconcertati dei vari passanti. Il dolore per la perdita di un patrimonio culturale così importante non ha afflitto soltanto i parigini, ma tutti coloro che hanno potuto apprezzarne la maestosità.

L'incendio alla cattedrale di Notre-Dame

Il 15 aprile, un incendio devastante, partito da un'impalcatura che abbracciava la cattedrale - disposta per dei lavori di conservazione - ha colpito uno dei luoghi più affascinanti d'Europa. Verso le ore 19:00 di ieri, all'interno di Notre-Dame, vi era la consueta celebrazione della santa messa. Purtroppo, però, i fedeli hanno raccontato che, improvvisamente, la guglia della cattedrale è stata avvolta dalle fiamme e l'edificio è stato fatto evacuare immediatamente. Per diverse ore i parigini e gli innumerevoli turisti hanno osservato - con forte dolore - il fuoco, mentre divorava la struttura dell'incantevole luogo di culto.

Nel giro di poche ore, l'incendio è divampato, spostandosi dalla guglia - attorno alla quale alcuni giorni fa era stata posizionata un'impalcatura - fino alla torre Nord. Il duro lavoro dei pompieri ha fatto sì che le altre due torri fossero salve, arginando il rogo nella zona Nord della cattedrale impedendo, così, di provocare ulteriori danni irreversibili. Difatti, fortunatamente, nella notte tra lunedì 15 e martedì 16 aprile, è arrivato l'annuncio che in moltissimi aspettavano: "L'incendio è completamente sotto controllo".

Indagini in corso sull'incendio alla cattedrale di Notre-Dame

Nonostante la portata del rogo, fortunatamente non risultano feriti tra turisti o fedeli. L'unico ad essere in gravi condizioni è uno dei 500 pompieri intervenuti tempestivamente per contrastare la furia dell'incendio.

D'altronde, la Procura di Parigi ha deciso di aprire un'indagine sul caso per risalire alla causa principale che ha scatenato un tale disastro. Da escludere atti terroristici. Piuttosto, probabilmente l'incendio è stato provocato proprio dal progetto di ristrutturazione sul tetto della cattedrale.

Le indagini saranno molto lunghe e, già da questa notte i magistrati parigini hanno interrogato diversi operai che si occupavano dei lavori. D'altronde, la situazione è molto delicata e richiede diversi accertamenti del caso anche se, da una prima ricostruzione, risulta che l'incendio sia partito proprio dal tetto in cui vi era il cantiere in questione. Per il momento, però, restano soltanto ipotesi sviluppate dai magistrati della Procura e sarà necessario, dunque, trovare tutti gli elementi utili a confermare o smentire la tesi.

La donazione per la ricostruzione della cattedrale di Notre-Dame

Subito dopo il tragico incidente è stata avviata una raccolta fondi per poter ricostruire il maestoso edificio. D'altronde, nel giro di pochissime ore, in molti si sono mobilitati affinché venga raggiunta una cospicua somma per far sì che la cattedrale torni a risplendere. In particolare, una notizia ha risollevato gli animi dei parigini e dei turisti affezionati alla meravigliosa cattedrale di Notre-Dame: il miliardario, nonché presidente e amministratore delegato del Kering - il gruppo che possiede marchi quali Gucci, Pomellato e Saint Lauren - François-Henri Pinault, ha donato ben 100 milioni di euro, per avviare la ricostruzione dell'antico edificio.

A seguire, anche la famiglia Arnault - proprietaria del gruppo di lusso LVMH, il quale possiede marchi tra cui Christian Dior, Bulgari, Guerlain e Louis Vitton - ha fatto una donazione di ben 200 milioni di euro, contribuendo notevolmente alla ricostruzione della cattedrale e infondendo una nuova speranza nel popolo francese. D'altronde "È la nostra storia, la ricostruiremo", ha affermato il presidente Macron.