Riguardo al Divieto di utilizzo di targhe straniere in Italia, la norma proveniente dal decreto sicurezza probabilmente è una delle più discutibili norme degli ultimi anni.
Il decreto sicurezza ha previsto pesanti regole per contrastare il fenomeno dei furbetti delle auto con targa estera, ovvero di coloro che per non pagare le pesanti Tasse sulla propria auto previste in Italia, scelgono una immatricolazione estera.
Con il decreto sicurezza è cambiato molto rispetto a prima. Adesso chi risulta residente in Italia da più di 60 giorni, non può più circolare con auto a targa estera, anche se l'auto non è sua. Ed è quello che è accaduto ad un rispettabile docente universitario di Bari che è stato multato pesantemente e l'auto (appartenente a sua moglie) è stata confiscata.
A Bari vigili in azione
Un docente universitario di Bari è stato sanzionato perché guidava una auto con targa tedesca nonostante fosse residente a Bari da molti anni. La regola che il decreto sicurezza ha inserito nel codice della strada, quella che impedisce di utilizzare veicoli con targhe estere, prevede il divieto per chi ha residenza nel territorio italiano da oltre due mesi.
Il fatto che la targa fosse tedesca è irrilevante, perché la norma riguarda qualsiasi targa di qualsiasi Stato che non sia l'Italia. Sono previste multe a partire da 400 euro e la confisca del veicolo: questo è ciò che ha subito il docente barese.
Una regola che non guarda in faccia nessuno
Come detto, la norma nasce per porre un freno a individui che per non pagare bollo auto, tasse di immatricolazione, passaggi di proprietà o multe, utilizzano in Italia auto con targa estera pur essendo residenti nella penisola. Una norma molto severa che non fa sconti a nessuno, ad esempio nel caso del docente barese l'auto tedesca apparteneva alla moglie, una donna proveniente dalla Germania. Oltre alla multa, è stata imposta la sanzione accessoria, cioè l'auto è stata confiscata dalle Forze dell'Ordine, nel caso specifico dai Vigili Urbani di Bari.
In questi casi infatti gli agenti ritirano la carta di circolazione e bloccano amministrativamente il veicolo. Oltre al danno della multa, quindi chi viene sorpreso alla guida di un veicolo targato estero, non potendolo guidare, perde per molto tempo l'uso del mezzo. Infatti, una volta subito il fermo amministrativo, le targhe dell'auto vengono ritirate dalla motorizzazione che avvia le procedure di immatricolazione in Italia. L'auto dovrà quindi essere immatricolata ex novo, con costi che il proprietario dovrà necessariamente sostenere. Un'operazione che le lungaggini burocratiche del nostro Stato possono portare a protrarsi per diversi mesi, periodo nel quale l'auto resterà inutilizzabile dal proprietario.