Tremendo incidente stradale a Pienza, in provincia di Siena: un giovane imprenditore di soli 24 anni sbanda con la sua auto e precipita in una scarpata perdendo la vita. Ferito anche l'altro ragazzo che viaggiava a bordo della Toyota Land Cruiser, attualmente ricoverato in condizioni gravissime.

Il tragico impatto e i primi soccorsi

I fatti si sono verificati nel tardo pomeriggio di ieri, 8 settembre, a Pienza, in Toscana: due giovani, di 24 e 20 anni stavano viaggiando a bordo di una Toyota Land Cruiser lungo la Strada Provinciale 40, quando l'auto ha improvvisamente sbandato, ribaltandosi più volte lungo la carreggiata prima di precipitare in una scarpata.

A bordo del veicolo, Attilio Mamone, giovane imprenditore originario di Tropea, trasferitosi da molti anni a Chianciano Terme, e un suo amico, poco più che ventenne, residente a Zurigo; immediato l'arrivo dei sanitari del 118 e quello dei Vigili del Fuoco, giunti sul luogo del sinistro nei minuti successivi. I medici hanno tentato con ogni mezzo di rianimare il ventiquattrenne, ma non hanno potuto far altro che constatarne il decesso, avvenuto a seguito del tremendo schianto dopo che il suo corpo era schizzato fuori dall'abitacolo; l'altro ragazzo, invece, è stato soccorso e trasportato d'urgenza in elicottero presso il vicino Ospedale Le Scotte, dove è tuttora ricoverato in gravissime condizioni.

Al momento non sarebbe chiara l'esatta dinamica dell'incidente, ma stando a quanto si apprende dalle prime ricostruzioni, pare che il giovane abbia preso male una curva, perdendo il controllo del veicolo. Spetterà ai Carabinieri del comando di Pienza stabilire con esattezza cosa sia accaduto negli attimi precedenti il ribaltamento.

Il ritratto di Attilio e i messaggi di cordoglio

La notizia della morte di Attilio è rapidamente circolata tra i cittadini di Chianciano e quelli di Montepulciano, lasciando senza parole chi quel giovane aveva imparato a conoscerlo soprattutto grazie al suo lavoro: il ventiquattrenne gestiva, infatti, insieme ad un socio ed amico, un locale molto frequentato non soltanto dai giovani del posto, ma anche da dagli amanti del cuore antico della città e del buon vino di produzione toscana.

"Ad Attilio mi legava, oltre ad ‘Opificio 16’, anche l’impegno politico in Casaggì Valdichiana - racconta in lacrime l'amico e socio Mattia Savelli, che aggiunge - facevamo mezza giornata per ciascuno al lavoro. Io ero nel locale quando mi hanno detto cosa è accaduto".

Sono stati in tanti quelli hanno dedicato in queste ore un ultimo saluto al giovane e alla sua famiglia; tra i tanti messaggi d'addio spicca quello del Liceo Poliziani, frequentato dallo stesso Attilio fino a pochi anni fa e scuola nella quale insegna tuttora proprio il papà del giovane scomparso, il professor Antonio Mamone.