Nel ragusano un uomo è stato fermato e arrestato per abuso e sequestro di persona nei confronti di una giovane donna che aveva fermato per strada. Il 26enne aveva chiesto aiuto ad una passante, per poi violentarla e sequestrarla. L'atroce vicenda si è svolta a Vittoria e a Marina di Ragusa.

La notte della tragedia: minacce e violenze su una giovane donna

Una giovane donna tornava a casa dopo aver festeggiato il suo compleanno quando è stata fermata da un uomo che le chiedeva aiuto, perché sua moglie stava male. La ragazza si è fermata per permettergli di chiamare i soccorsi, ma lui ha subito rivelato la vera natura delle sue intenzioni.

Con una pietra ha minacciato la donna, intimandole di fargli guidare l'auto. L'aggressore si è diretto con la sua vittima verso il cimitero dove le ha rubato la borsa, in cui erano presenti i documenti, e ha letto ad alta voce le generalità della ragazza, minacciando lei e la sua famiglia. Successivamente ha abusato di lei, in auto.

Dopo la violenza, l'uomo ha condotto la donna a Marina di Ragusa, su una spiaggia. Ha iniziato a lamentarsi con lei dei problemi che aveva con sua moglie: i due avevano litigato poco prima. In seguito, l'aggressore ha nuovamente portato la vittima vicino al cimitero, a Vittoria, abusando ancora una volta di lei. Infine, si è fatto lasciare vicino alla sua abitazione, minacciando la donna e la sua famiglia di morte se avesse raccontato a qualcuno quanto accaduto.

La giovane donna ha provato a chiamare i suoi amici ma, essendo notte fonda, i loro cellulari risultavano spenti. Ha lasciato un messaggio vocale ad una sua cara amica, raccontando le tre ore infernali di violenza che aveva subito. Successivamente ha dovuto chiamare i genitori con i quali convive, ma che non voleva dar preoccupare.

I familiari l'hanno raggiunta a l'hanno accompagnata in ospedale, dove è stata subito soccorsa e dove i medici hanno chiamato le Forze dell'Ordine. La Polizia ha avviato un'indagine in base alla ricostruzione rilasciata dalla vittima che, a causa dell'atrocità di quello che ha dovuto subire, ha avuto enormi difficoltà. Grazie alle dichiarazioni della ragazza e gli spostamenti individuati attraverso le videocamere di sorveglianza, gli inquirenti sono risaliti all'identità dell'aggressore.

Catturato l'aggressore, aveva già gravi precedenti

Gli investigatori si sono messi sulle tracce dell'uomo e quando lo hanno raggiunto, si trovava lungo una strada vicino alla sua abitazione. Alla vista degli agenti, il 26enne ha tentato di fuggire, ma è stato subito bloccato. L'accusato è stato sottoposto a fermo di Polizia Giudiziaria: la vittima lo ha riconosciuto anche grazie alle foto mostrate dalla Polizia. L'uomo, infatti, era già stato condannato nel 2018 per sequestro di persona, violenza sessuale aggravata e rapina.