Tragedia sulle montagne della Val Camonica. Nella mattinata di oggi, martedì 26 maggio, un'escursionista sessantunenne ha perso la vita dopo essere scivolato su un sentiero del Corno Baitone, vetta posta nel settore nord-occidentale del Gruppo dell´Adamello, tra i comuni di Edolo e Sonico (in provincia di Brescia).

Come sottolineato dalla sezione di Cronaca Nera dell'Ansa, negli ultimi giorni, con l'avvio della Fase 2 (e la possibilità di fare escursioni in montagna senza autocertificazione) si sono moltiplicati gli interventi del soccorso alpino.

La tragedia sul Corno Baitone

Questa mattina, un 61enne di Piancogno - comune della Val Camonica in provincia di Brescia - ha raggiunto il Corno Baitone per un'escursione con un amico. Ad un certo punto, però, intorno alle 11 l'uomo, di cui non sono state rese note ancora le generalità, è scivolato lungo il sentiero, precipitando nel vuoto per diversi metri.

Secondo quanto ricostruito finora, l'uomo - per motivi ancora in fase di accertamento - avrebbe perso l'equilibrio e sarebbe scivolato finendo in un canale. L'amico che era con con lui ha immediatamente allertato il 118 e, la macchina dei soccorsi si è subito messa in moto.

Inutili i soccorsi

Sul posto, dopo pochi minuti, è intervenuto l'elisoccorso di Areu - Azienda Regionale Emergenza Urgenza - decollato dalla base di Caiolo, (comune nel cuore del Parco delle Orobie Valtellinesi, in provincia di Sondrio). L'escursionista 61enne è stato recuperato dai tecnici appartenenti alla V Delegazione Bresciana del centro operativo del Soccorso alpino di Edolo e dagli uomini del Sagf (Soccorso alpino Guardia di finanza). Le operazioni di soccorso, come precisato dall'edizione online di Qui Brescia, sono terminate intorno alle ore 15.

Come riportato dalle fonti locali, l'uomo sarebbe morto sul colpo, in seguito ai gravi traumi riportati nel violento impatto. Il personale medico sanitario, infatti, ha potuto solo decretarne il decesso.

Fine settimana tragico in montagna

Nell'ultimo fine settimana, le montagne italiane sono state funestate da diversi incidenti. La situazione più grave si è registrata in Piemonte, dove si sono verificati due decessi.

Domenica 24 maggio, a Punta Collerin - montagna delle Alpi Graie situata sul confine tra l'Italia e la Francia - uno scialpinista cinquantenne originario di San Maurizio Canavese (alle porte di Torino) è scivolato sulla neve nei pressi di Balme ed è morto dopo essere finito in un dirupo profondo cento metri. Sempre in Piemonte, nel Vallone di Piantonetto, in Valle Orco (nel cuore del Parco Nazionale Gran Paradiso) un canyonista impegnato nella discesa di un torrente in piena, ha perso la vita, travolto da un'ondata.