Il responsabile dell’antiterrorismo milanese Alberto Nobili, dopo la pubblicazione sui social di Insulti, minacce e frasi offensive dirette a Silvia Romano, la giovane rientrata qualche giorno fa in Italia dopo un lungo periodo di prigionia, ha reputato giusto aprire un’indagine contro ignoti. L’ipotesi è di minacce aggravate. La Prefettura di Milano, città di residenza della famiglia Romano, ha preso in mano in primis la questione nata sui social e attualmente sta valutando l’attuazione di misure di protezione nei confronti della ragazza.

Nel frattempo, sin dall'arrivo della giovane in Italia, il palazzo presso la quale risiede è già stato sottoposto a sorveglianza da parte degli agenti delle Forze dell’Ordine.

Salvini: 'Sarebbe stato meglio evitare un ritorno-show'

Dopo i numerosi insulti, le violente minacce di morte e il ritrovamento di un volantino sospetto nei pressi della residenza Romano, il Pm Nobili ha deciso di aprire un’inchiesta. Secondo alcune fonti giornalistiche, nel mirino vi sarebbero la ragazza e la sua scelta di conversione all'Islam maturata dalla stessa durante la sua prigionia, mentre secondo quanto dichiarato da Salvini, leader della Lega, si sarebbe potuto evitare un ‘ritorno-show’ di Silvia Romano: “È chiaro anche ai sassi che è stato pagato un riscatto".

Nico Basso attacca Silvia Romano su Facebook: 'Impiccatela'

Contro Silvia Romano si è scagliato pubblicamente anche Nico Basso, consigliere comunale di Asolo (Treviso) che tramite un post su Facebook, eliminato subito dopo la sua pubblicazione, avrebbe divulgato messaggi di odio e offese gravi nei confronti della giovane, tenuta prigioniera in Somalia per 18 mesi e adesso rientrata in Italia. L’uomo, nel dettaglio, avrebbe postato sul social network una foto di Silvia Romano appena atterrata in Italia con scritto sotto ‘Impiccatela’. Il consigliere comunale, secondo quanto riportato dall'agenzia di stampa ANSA, più volte avrebbe pubblicato sui social network messaggi offensivi anche nei confronti di Giuseppe Conte e Luigi Di Maio.

La madre: 'Cerchiamo di dimenticare'

Ad esprimersi su quanto sta accadendo è stata anche la mamma di Silvia, Francesca Fumagalli, che durante un’intervista ha spiegato che l’unica cosa necessaria da fare è dimenticare e aprire un ‘nuovo capitolo di vita’, lasciandosi alle spalle quello che è successo in precedenza.

A proposito delle condizioni di salute di Silvia si è espresso anche il medico della famiglia Romano, il dottor Matteo Danza, che ha sottolineato che le condizioni di salute della giovane, sia fisiche che psicologiche, sono ottimali. Per la giovane Silvia Romano è stato avviato un periodo di isolamento, in merito all'emergenza Coronavirus, della durata di 14 giorni che affronterà con la madre presso la sua abitazione di Via Casoretto.

Ali Dehere assicura che Silvia Romano non è mai stata maltrattata

Secondo quanto dichiarato da Ali Dehere, portavoce di Al Shabaab (organizzazione terroristica che ha sequestrato la cooperante italiana), i soldi pagati per il riscatto di Silvia Romano saranno utilizzati per finanziare la Jihad.

L’uomo, secondo quanto dichiarato da alcune fonti giornalistiche, ha dichiarato che Silvia Romano durante la sua prigionia non sarebbe mai stata maltrattata in quanto coloro che appartengono a Al Shabaab nutrono grande rispetto per le donne ed avrebbero reputato la giovane come ‘merce di scambio’ e non prigioniera di guerra.