Questa mattina 30 giugno i carabinieri del Nucleo Forestali di Brindisi hanno arrestato un 50enne e un 24enne di San Pietro Vernotico (Brindisi) con le accuse di traffico e smaltimento illecito di rifiuti. L'inchiesta è stata coordinata dal pm della Direzione distrettuale antimafia di Lecce, Giovanna Cannarile.

Secondo gli inquirenti i due, che sono padre e figlio, avevano messo in piedi una vera e propria attività commerciale illegale.

L'autorità giudiziaria ha definito l'operato dei due soggetti come un vero e proprio "taxi dei rifiuti". Il gip Marcello Rizzo, raccolti tutti gli elementi di prova a carico degli indagati, ha quindi chiesto il loro arresto in regime di domiciliari. L'operazione è stata denominata "Taxi Waste".

Finite al centro dell'inchiesta altre 15 persone

Secondo quanto riferisce la testata giornalistica locale online Brindisi Report, altre 15 persone risultano indagate a piede libero. Queste ultime, infatti, sarebbero state a conoscenza dell'attività illecita posta in essere dal 50enne e dal 24enne, per cui gli inquirenti ritengono che queste persone fossero a conoscenza del fatto che i rifiuti sarebbero andati a finire in discariche abusive.

Dopo diverse perlustrazioni i carabinieri forestali hanno trovato una di queste discariche in contrada Marciadare, non lontano dalla stessa San Pietro Vernotico. Nella fattispecie in questa zona si era creata con il tempo una vera e propria collina di rifiuti. I militari dell'Arma hanno trovato anche materiali pericolosi, come batterie per automobili e contenitori per le vernici. Gli investigatori definiscono la discarica di Marciadare una vera e propria bomba ecologica: l'area è stata posta sotto sequestro e verrà presto bonificata.

Sequestrati i veicoli utilizzati per il trasporto del materiale

I carabinieri, contestualmente alle verifiche sul territorio, hanno proceduto anche al sequestro dei veicoli utilizzati dai due per trasportare i materiali: i mezzi non erano iscritti all'apposito albo regionale dei gestori ambientali.

Il sodalizio gestiva i propri affari non solo nella provincia di Brindisi e nell'area di San Pietro Vernotico, ma anche nel leccese. Prima di arrestare padre e figlio i carabinieri hanno eseguito un'ampia indagine sul territorio, sequestrando anche alcuni carichi di rifiuti.

Lo smaltimento illecito dei rifiuti è un reato piuttosto diffuso: nel 2018 il legislatore era intervenuto inserendo il "traffico illecito di rifiuti" all'interno del Codice Penale. Per tale reato è prevista una pena che va da uno fino a sei anni di reclusione.

Il 28 marzo scorso sempre i carabinieri forestali avevano sequestrato nei pressi di Cellino San Marco un autocarro a bordo del quale si trovavano un 22enne e un 18enne di San Pietro Vernotico. Entrambi furono segnalati alla Procura della Repubblica di Brindisi.