Era stato in prima linea nei mesi iniziali dell’emergenza Coronavirus, prestando assistenza ai malati, fino a quando – nonostante tutte le precauzioni adottate – a maggio anche lui non era stato infettato. Ieri, dopo aver passato gli ultimi tre mesi sotto ventilazione artificiale, Javier Chunga è deceduto presso l’ospedale San Gerardo di Monza, dove era ricoverato. Di origini peruviane, aveva 59 anni e da oltre 20 lavorava nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale Valduce di Como.
Si tratta del primo infermiere comasco morto per Covid-19 da quando la pandemia è iniziata. Il personale sanitario del nosocomio ora ricorda il collega, sottolineando il suo grande impegno, fino al sopraggiungere della malattia, nel reparto più critico di tutta la struttura sanitaria.
Javier si era ammalato lo scorso maggio
Come riporta il quotidiano La Provincia di Como, una volta contratta l’infezione, lo scorso maggio, Javier era stato curato dai suoi colleghi di sempre per una ventina di giorni, ma ben presto si era reso necessario un suo trasferimento altrove, perché doveva essere affidato a trattamenti con macchinari più adatti alle sue condizioni, che si andavano aggravando.
Così l’infermiere è stato trasferito presso il reparto di terapia intensiva del San Gerardo di Monza, dove giovedì 20 agosto, dopo tre mesi di ventilazione artificiale, il suo corpo non ha più retto. Subito la notizia si è diffusa tra i medici e i sanitari del Valduce, che si sono stretti intorno ai parenti di Javier, in parte residenti in Italia e in parte in Perù. Molti di loro, come il fratello che lavora in una ditta della provincia di Treviso, gli sono stati vicini per tutto il periodo della malattia. Purtroppo già da qualche tempo si temeva il peggio, visto che le condizioni di salute di Javier non accennavano a migliorare.
Tutto l’ospedale Valduce piange Javier
La notizia della scomparsa di Javier è arrivata in città proprio in un momento di relativa tranquillità, a parte alcuni nuovi focolai in provincia che iniziano a destare preoccupazione: i ricoveri per coronavirus si sono notevolmente ridotti e i decessi sono sempre più rari, a parte qualche caso critico.
Il nome dell’infermiere va aggiungersi a quello di numerosi medici e specialisti comaschi morti per Covid-19 e alle cinque suore Infermiere dall’Addolorata, la congregazione che gestisce il Valduce, tra cui anche suor Alessandra Tribbiani, direttore generale e presidente dell’ospedale. Ad esprimere la tristezza di tutto il personale del nosocomio è Mario Guidotti, primario di neurologia, che – intervistato da La Provincia di Como – ricorda la dedizione di Javier, un lavoratore apprezzato da tutti, che si era fatto in quattro in prima linea nei mesi iniziali della pandemia. Inoltre i colleghi hanno voluto commemorarlo con un post sui social, sottolineando come l’infermiere fosse una di quelle persone che lasciano il segno e che saranno sempre ricordate per la passione, la gentilezza e la professionalità con cui svolgevano il lavoro.
Nelle prossime settimane l’intero ospedale Valduce si unirà per rendere il giusto tributo alla figura di Javier Chunga.
Il ricordo di Javier da parte dei colleghi infermieri
La testata "La Provincia di Como" ha sentito, a nome dell’ordine degli infermieri locale, Dario Cremonesi, che ha sottolineato come, a differenza di molte altre zone, nella provincia di Como fino ad oggi nessun collega era deceduto per Covid-19: purtroppo la morte di Javier Chunga è arrivata quando l’emergenza sembrava essere ormai superata. L’infermiere ha ricordato anche come il 59enne fosse un lavoratore esperto e molto stimato, dopo tanti anni passati nel reparto terapia intensiva. Infine ha voluto esprimere il cordoglio a nome di tutta la categoria, ringraziando coloro che si sono presi cura di chi per anni aveva assistito tanti pazienti.