Resta il mistero sulla tragica fine di Salvatore Blasco, l’allevatore di 55 anni, trovato privo di vita alcuni giorni fa nelle sue campagne in contrada Sperone, nel territorio comunale di Nicosia, in provincia di Enna. Al momento sono pochi i punti fermi per gli investigatori: di certo non si è trattato di un malore o di un semplice incidente. Infatti nelle scorse ore sono stati resi noti i risultati dell’autopsia effettuata a Enna dal medico legale sui resti della vittima, ritrovata mercoledì 24 febbraio: durante l’esame è stata rinvenuta una profonda lesione che l’allevatore non avrebbe potuto infliggersi da solo.

Quindi è stata scartata anche l’ipotesi che il 55enne si sia tolto la vita: di sicuro si tratta di un caso di morte violenta

Un dipendente ha ritrovato il corpo dell’allevatore ormai privo di vita

L’allarme per la scomparsa di Salvatore Blasco è stato dato dai familiari dell’uomo quando non l’hanno visto rincasare al solito orario. Subito sono partite le ricerche: il corpo dell’allevatore, ormai esanime, è stato ritrovato da un suo dipendente, nelle campagne, a poca distanza dall’abitazione della vittima: il 55enne si era recato come ogni giorno nel suo podere per accudire gli animali di sua proprietà.

Tutti i tentativi di rianimare l’allevatore si sono rivelati inutili. Immediatamente sono partite le indagini per ricostruire l’accaduto.

Ritrovato anche il telefonino della vittima, a pochi metri dal corpo dell’allevatore

Sul luogo del ritrovamento sono subito accorsi numerosi poliziotti provenienti dal commissariato di Nicosia, oltre ad alcuni uomini della Squadra mobile di Enna; presente anche il magistrato di turno, il pm Salvatore Interlandi, che ha subito disposto l’esame autoptico per chiarire cosa fosse successo. La morte è apparsa subito sospetta, anche se sul corpo del 55enne non sono stati riscontrati segni di colluttazione o ferite evidenti da arma da fuoco o da taglio. Gli esperti della polizia scientifica hanno battuto palmo a palmo tutta la zona alla ricerca di tracce utili a chiarire il mistero.

Il portafoglio della vittima è stato ritrovato nella sua auto, una Fiat Panda, con cui si era recato a lavorare. Anche il telefonino dell’allevatore è stato rinvenuto a poca distanza dal corpo esanime: in queste ore i tecnici della polizia lo stanno esaminando per ricostruire il traffico telefonico delle ore precedenti la morte di Blasco.

Ascoltati anche i proprietari dei terreni confinanti con quelli dell’allevatore

Al momento chi indaga sulla vicenda sta considerando tutte le possibili piste. Gli inquirenti nelle scorse ore hanno ascoltato i familiari dell’allevatore, ma anche i proprietari di alcuni terreni confinanti con quelli di Salvatore Blasco. Infatti le indagini si muovono in tutte le direzioni, non scartando alcuna ipotesi sul movente, compresa quella di vecchi contrasti tra allevatori. Dopo l’autopsia i resti del 55enne sono stati restituiti ai suoi cari, che nelle prossime ore faranno celebrare le esequie nella cattedrale di Nicosia.