Gino Strada e i Pink Floyd. Sulle note di Shine On You Crazy Diamond, canzone preferita del fondatore di Emergency, tanti cittadini hanno dato l'addio al chirurgo italiano, morto alcuni giorni fa mentre si trovava in vacanza in Francia. La camera ardente è andata avanti dallo scorso sabato fino a lunedì e ha visto tantissime persone mettersi in fila per salutare per l'ultima volta il medico italiano.

E la presidente di Emergency ha voluto spiegare il particolare legame che ha unito Strada ai Pink Floyd.

La camera ardente per Gino Strada

Da sabato scorso, presso la sede di Emergency di Milano, è stata allestita la camera ardente in ricordo di Gino Strada. Il chirurgo, venuto a mancare lo scorso 13 agosto a Rouen, resta nel cuore di tanti cittadini e personaggi pubblici, attori, musicisti. Per tutto il fine settimana sono stati in tantissimi a dare l'ultimo saluto al medico fondatore dell'Ong, da Maurizio Landini a Don Ciotti, da Fabio Fazio a Flavio Insinna. solo per citarne alcuni.

C'è anche una piccola curiosità: nella sede di Emergency a fare da sottofondo c'era la canzone preferita di Strada, Shine on you Crazy Diamond dei Pink Floyd, tratta dall'album del 1975 Whish you Were Here, uno dei dischi preferiti del chirurgo italiano.

E non sono mancate, inoltre, anche altre canzoni del gruppo britannico. La presidente dell'Ong ha ricordato il legame speciale di Gino con la band britannica. Nel frattempo, sta ottenendo grande successo la petizione su Change.org per dedicargli piazzale Cadorna a Milano: finora sono state già raccolte oltre 50mila firme.

L'addio al fondatore di Emergency

Dopo una lunga coda per entrare nella camera ardente, si legge una citazione di Gino Strada, che negli ultimi giorni è diventata la frase simbolo del suo operato: "I diritti degli uomini devono essere di tutti gli uomini, proprio di tutti, sennò chiamateli privilegi". E affianco, la foto del medico sorridente. Tantissime persone hanno salutato il chirurgo italiano nella sede milanese dell'Ong, dove era presente l'urna con le ceneri del fondatore di Emergency.

Tra i personaggi pubblici che hanno salutato il medico per l'ultima volta, molto toccanti sono state le parole di Flavio Insinna: "Se tutti vivessimo come ci ha insegnato Gino sarebbe un mondo perfetto dove tutti possono venir curati e tutti si prendono cura di chi ne ha bisogno". C'è anche Don Ciotti, il fondatore di Libera, che ricorda come Strada ha insegnato a tutti "che bisogna avere più coraggio". Presenti, tra gli altri, anche Maurizio Landini, segretario generale della CGIL, e Massimo Moratti, ex presidente dell'Inter, insieme alla moglie e al figlio. Ma soprattutto ci sono tante persone comuni a fare le fila anche nelle ore più calde del weekend.

I Pink Floyd per ricordare Gino Strada

"Non abbiamo neanche scelto, era scontato che i Pink Floyd stessero con Gino durante questo saluto perché erano il suo gruppo preferito", ha spiegato Rossella Miccio, presidente di Emergency. "Li ascoltava da sempre e ovunque, compreso in sala operatoria durante gli interventi. Ci è sembrato naturale che questa musica lo accompagnasse e accompagnasse tutti quelli che sono venuti a salutarlo in questi giorni".

Tra Gino Strada e i Pink Floyd il legame è molto speciale. Basti pensare che il fondatore di Emergency era amico di David Gilmour, chitarrista della leggendaria band britannica. E proprio il musicista ha tenuto nel 2006, durante il tour solista di On an Island, un concerto per raccogliere fondi a favore dell'associazione. Lo stesso Gilmour ha espresso sui social il suo dolore per la perdita del chirurgo, e lo ha definito un "maestro of humanity".