La scorsa notte un operaio 22enne, proveniente dalla Guinea-Bissau, e al suo terzo giorno di lavoro, è rimasto intrappolato tra un camion e una paratia all'interno del magazzino in cui lavorava, situato nell'Interporto di Bologna, che ha sede a Santa Maria in Duno di Bentivoglio. Durante alcune operazioni di carico e scarico della merce, la manovra di un camion ha inavvertitamente schiacciato la giovane vittima contro una paratia, provocando lo sfondamento del torace dell'operaio.

I soccorsi, giunti sul posto, non hanno potuto fare altro che constatare il decesso del giovane, morto sul colpo. Oltre al 118, sono intervenuti i carabinieri e il personale della Medicina sul Lavoro, che si occuperà del caso.

Quello dell'Interporto di Bologna è l'ennesimo caso di morte sul lavoro. Questa volta è stato un fatto fortuito, che poco ha a che vedere con il tema della sicurezza sul lavoro e le conseguenti modalità di garantire quella sicurezza. Ma va ad aggiungersi al computo delle morti sul lavoro che ogni anno colpiscono il paese.

I dati preoccupano sindacati e governo

Gli ultimi dati Inail, che riportano le rilevazioni del mese di agosto, rivelano che nei primi otto mesi del 2021 gli incidenti mortali nel mondo del lavoro sono stati 772. Una strage, questa, che non è passata inosservata nemmeno agli occhi del Presidente del Consiglio che qualche settimana fa, durante l'incontro con i sindacati del 27 settembre, ha promesso "pene più severe e immediate e collaborazione all'interno dell'azienda per individuare precocemente le debolezze in tema di sicurezza lavoro".

Fino ad ora, però, ancora niente. E intanto i numeri crescono, giorno dopo giorno.

L'azione dell'Inail

Nel frattempo, l'Inail ha promosso una campagna informativa per "alzare l'attenzione sul tema della sicurezza nei luoghi di lavoro". L'iniziativa, che ha preso il via a Perugia il 19 ottobre, sarà portata in ventisette piazze italiane. "Zero infortuni" è la sfida che l'istituto ha intenzione di vincere. Ma ci vorrà tempo. L'impegno e la collaborazione con le istituzioni sono i principali strumenti di azione. In più, l'Inail sottolinea l'importanza di "Terzo millennio", una piattaforma digitale promossa dalla Uil, che ha come obiettivo quello di creare un luogo "di partecipazione, confronto, informazione e discussione" di temi relativi al mondo del lavoro e dell'economia.

Insomma, i numeri degli incidenti sul lavoro crescono giorno dopo giorno, ma il fenomeno non può continuare a rimanere così inosservato. C'è bisogno di azioni concrete, controlli e punizioni più severe per chi viola le leggi di sicurezza sul posto di lavoro.