A Narni Scalo, in provincia di Terni, un uomo di 50 anni è stato trovato senza vita lo scorso martedì 3 gennaio. Il corpo dell'uomo è stato rinvenuto nell'abitazione di un suo amico e, probabilmente, è stato stroncato da un malore.

Gli inquirenti sospettano che dietro al malore ci possa essere il consumo di doghe. Le indagini dei Carabinieri di Amelia sono ancora aperte: è attesa per l'esito degli esami autoptici e tossicologici.

50enne trovato morto in casa a Narni

A Narni Scalo un 50enne di Terni è stato trovato morto nell'abitazione di un amico. La scoperta è stata fatta lo scorso martedì 3 gennaio. L'uomo è stato colto da un malore e per lui non c'è stato nulla da fare. L'intervento dei sanitari del 118 è stato inutile: infatti i paramedici, una volta arrivati nell'appartamento, non hanno potuto far altro che constatare il decesso.

Sul posto, per compiere tutti gli accertamenti del caso, sono giunti poi anche i Carabinieri della Compagnia di Amelia. Adesso la salma dell'uomo è stata trasferita presso l'Azienda Ospedaliera di Perugia e rimane a dispozione dell'autorità giudiziaria.

Nelle prossime ore saranno disposti tutti gli accertamenti medici del caso per avere il quadro completo di questo caso di cronaca.

Le indagini dei Carabinieri

Ancora non è certa la causa del decesso. Secondo gli inquirenti l'ipotesi più plausibile sembrerebbe in qualche modo collegata al consumo di stupefacenti.

Quest'ipotesi ovviamente dovrà essere confermata con maggiore certezza una volta che saranno disponibili i risultati dell'esame autoptico e di quello tossicologico.

La vittima è un 50enne residente a Terni nella zona Polymer, che avrebbe raggiunto l'abitazione dell'amico a Narni Scalo, luogo dove poi martedì 3 gennaio ha trovato la morte.

Un caso simile si era verificato alcune settimane fa sempre nel ternano

Poco prima delle feste di Natale si era verificato un altro caso piuttosto simile a quello di Narni, sempre in Umbria, precisamente a Terni.

Un 45enne di cittadinanza tunisina era stato trovato senza vita a casa di un amico in via Liutprando, nel quartiere ternano di San Giovanni. In quel caso gli investigatori avevano ipotizzato che la morte dell'uomo fosse legata al consumo di un mix tra metadone e alcolici.

Anche su tale caso di cronaca sono state avviate delle indagini da parte degli inquirenti, al fine di ricostruire gli ultimi attimi di vita dell’uomo.